Cuffaro torna eleggibile: Voglio far rinascere la Dc, ma tornerò a fare il medico

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di Felice CavallaroEstinta dal tribunale di sorveglianza la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici all’ex governatore Giura che non si candider, ma da un paio di giorni caduto l’ultimo ostacolo per un eventuale diretto ritorno di Tot Cuffaro in politica. E’ stata dichiarata “estinta” dal tribunale di sorveglianza la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Appendice dei sette anni di carcere inflitti all’ex presidente della Regione siciliana per avere favorito dei personaggi mafiosi. Una condanna scontata, grazie alla buona condotta, per quattro anni e 11 mesi nel carcere di Rebibbia fino al 2015. La seduzione della politicaDa allora, religiosissimo e devoto della Madonna, dopo avere scritto un paio di libri legati al tema dell’inferno carcere, Cuffaro ha fatto il coltivatore in una sua tenuta producendo un buon vino ed andato spesso in Burundi raccogliendo fondi per gli ultimi di tanti villaggi africani. Ma sempre inseguito dalla tentazione della politica. Ammessi gli errori del passato (“So di avere sbagliato…”), in un primo tempo assicurava di resistere alla seduzione di ricostruire la Democrazia cristiana. Poi ha fondato un partitino che ha chiamato come la sua casa madre. Sempre acclamato da folle di amici ricambiati dai famosi baci, i “vasa vasa” ridotti giusto in tempo di pandemia. Al di l di ogni pittoresca immagine su questo personaggio ormai anche al centro di tesi universitarie, tanti suoi avversari restano sorpresi dall’affetto che travolge Cuffaro quando presenta un libro, quando organizza una riunione dell’associazione “Nessuno tocchi Caino”, quando s’affaccia alla politica creando imbarazzi e polemiche. I suoi produttivi endorsementE’ accaduto con i suoi endorsement favorevoli alle candidature del sindaco di Palermo Roberto La Galla e del governatore dell’isola Renato Schifani. Indicazioni produttive per lui, visto che al Comune e alla Regione ha piazzato una schiera di assessori e dirigenti. Tuttavia, sembra voler deludere chi gi lancia su social e agenzie di stampa la disponibilit a votarlo: “Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature finito. Potr tornare a fare il medico. E impegner tutte le mie forze affinch la Democrazia Cristiana, oggi una realt in Sicilia, possa diventare anche una realt nel Paese”. Un sogno da realizzare, dice, con l’aiuto di Don Luigi Sturzo: “E se riusciamo a far rinascere la Dc, chiss che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo”. Inapplicabile la SpazzacorrottiIncrocia ironia, amarezze e qualche gioia Cuffaro, senza recriminazioni contro chi lo ha inquisito, nel rispetto di una magistratura che adesso annovera fra gli ultimi vincitori di concorso la figlia Ida, riservata e defilata anche quando da assistente universitaria veniva considerata un numero uno. Esperta del diritto e di norme richiamate, attraverso l’avvocato Marcello Montalbano, davanti al tribunale che ha cancellato l’ultimo ostacolo alla riabilitazione. Montalbano aveva presentato opposizione rispetto a una prima ordinanza emessa dallo stesso collegio il 13 settembre 2022. Era stata concessa gi allora una prima riabilitazione lasciando per in vigore l’interdizione dai pubblici uffici. Misura legata alla legge “Spazzacorrotti”. La norma, introdotta dall’allora ministro della giustizia Alfonso Bonafede, non consente l’estinzione dell’interdizione contestualmente alla riabilitazione. Per la difesa Cuffaro aveva per maturato il diritto ben prima della “Spazzacorrotti”. Di qui da decisione dei giudici di riconoscere il principio della irretroattivit delle norme penali sfavorevoli, sancito dalla Costituzione. Attese e manovre nel centrodestra L’interessato smorza l’euforia dei cuffariani che gi pensano a future competizioni elettorali per votare il capo di una formazione attestatasi in alcuni centri intorno al 10 per cento. Ma tanti scommettono su un ruolo crescente, considerati i maggiori spazi di manovra di un ex detenuto che rivendica il diritto costituzionale della piena reintegrazione. E questo determina gi attese proprio nel centro destra. Un mondo percorso in Sicilia da una crisi interna a Forza Italia per la guerra tra Schifani e Gianfranco Miccich, ma anche da fibrillazioni che non risparmiano Fratelli d’Italia per i pasticci legati a una dispendiosa propaganda dell’isola fissata e annullata a Cannes. 18 febbraio 2023 (modifica il 18 febbraio 2023 | 16:37) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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