Da Corriere.it Salute: Adolescenti: tristezza senza motivo e mal di testa, i disturbi più comuni (che curano con i farmaci) Maurizio Tucci

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di Maurizio Tucci

Nella classifica anche dolori muscolari e difficolt ad addormentarsi. il risultato di una ricerca condotta da Associazione Laboratorio Adolescenza e IARD su 5.600 ragazzi tra i 12 e i 19 anni

La classifica dei disturbi dei quali gli adolescenti lamentano di soffrire spesso vede, nell’ordine, un senso di tristezza immotivato (35%), il mal di testa (29,3%), i dolori muscolari (28,8%) e la difficolt ad addormentarsi (24%). I dati provengono dall’edizione 2023 dell’indagine sugli stili di vita degli adolescenti realizzata dalla Associazione Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca IARD su un campione nazionale rappresentativo di 5.600 adolescenti (fascia di et 12-19 anni).

Una classifica in apparenza contraddittoria dal momento che, ai due estremi, compaiono la tristezza e i dolori muscolari: ma cos? Il risultato assolutamente coerente – risponde Gianluigi Marseglia, direttore della Clinica pediatrica dell’Universit di Pavia – Non esiste una differenziazione e un confine netto tra disturbi d’organo e altri stati di disagio, come possono essere proprio l’insonnia o lo stato d’animo. Anzi, c’ spesso una connessione fortissima tra gli uni e gli altri, specie in un’et delicata come l’adolescenza. E questa connessione, che negli adolescenti appare molto evidente, la ritroviamo, meno palese ma altrettanto significativa, anche nei bambini molto piccoli. Ragion per cui il pediatra e il medico di medicina generale devono prestare attenzione e farsi carico complessivamente dei disturbi che bambini ed adolescenti manifestano.

Il ricorso alle medicine

E quanta interconnessione ci sia lo vediamo proprio con riferimento al mal di testa, legato non solo a fattori organici anche indiretti (dal consumo di alcol a problemi digestivi, dai problemi dentali a quelli della vista, dalla postura agli sbalzi climatici…), ma molto spesso anche a disagio, stress psicologico, mancanza di sonno.

Un altro dato particolarmente interessante che emerge dall’indagine riguarda il ricorso, da parte degli adolescenti, ad un supporto farmacologico per fronteggiare questi disturbi. E qui, con buona pace della correlazione appena citata, appare netta la differenza di comportamento di fronte ai disturbi di tipo strettamente fisico e gli altri. L’incidenza di utilizzo, da parte degli adolescenti, di un farmaco per fronteggiare il disturbo di cui soffre passa dal 79,5% per il mal di testa, al 31,6% per i dolori muscolari, al 18% per i problemi di insonnia, al 10,5% per il disagio legato all’umore.

Che cosa chiedono gli adolescenti al farmaco

Se da un lato sembra facile trovare spiegazioni riguardo questo comportamento, dall’altro – proprio per l’esigenza, indicata dal professor Marseglia, di farsi carico di tutti i disturbi di un individuo senza differenze tra psiche e soma – opportuna una riflessione in proposito. Di fronte ad un dolore acuto il ricorso ad un rimedio, eventualmente farmacologico, appare quasi scontato, tanto che la prima cosa che la maggioranza degli adolescenti (45,7%) chiede ad un antidolorifico che faccia effetto prima possibile, mentre si preoccupano meno della durata dell’effetto (25,6%) e ancor meno degli eventuali effetti collaterali (22,2%).

Diverso, invece, l’approccio a malesseri che si manifestano in modo meno acuto, ma non per questo meno importante. Anche considerando che per disturbi come mal di testa o dolori muscolari l’utilizzo del farmaco avviene purtroppo spesso in autoprescrizione (o al massimo su indicazione dei genitori), la differenza del tasso di incidenza tale da far supporre anche un differente approccio al medico e/o da parte del medico.

Risolvere i problemi da soli

Achille Ginnetti, medico di medicina generale di Osimo, oltre a ribadire la pericolosit di un utilizzo fuori dal controllo medico anche dei cosiddetti farmaci da banco (ovvero acquistabili senza ricetta medica), sottolinea come, salvo casi gravi, il ricorso dell’adolescente al medico per segnalare malesseri legati al proprio stato emotivo quasi inesistente. Ancora una volta ci troviamo di fronte allo stigma, conscio o inconscio, nei riguardi di un disturbo che non sia strettamente organico o non sia percepito come tale, che bisogna cercare di risolvere, fino a quando possibile, da soli. In altre parole, pi facile dire al medico ho sempre mal di testa o ho sempre mal di pancia piuttosto che dire di non riuscire a dormire o di avere problemi relazionali che tengono in costante stato di agitazione e disagio.

Concorda Marina Picca, membro del consiglio direttivo di Laboratorio Adolescenza e presidente della sezione Lombardia della Societ Italiana di Cure Primarie Pediatriche, che aggiunge: Proprio per la stretta relazione tra fenomeni somatici e psichici, e per la difficolt dei ragazzi ad affrontare questi argomenti, il pediatra, e successivamente il medico di medicina generale, non devono solo attendere che l’adolescente, o il genitore, portino il problema alla sua attenzione, ma devono affrontare attivamente queste problematiche, ponendo quindi domande ad esempio sui disturbi del sonno o sul disagio emotivo che a volte sono anche alla base di problemi somatici che pi facilmente vengono espressi.

I rimedi: dal supporto psicologico ai quelli naturali

E i rimedi? Certamente, quando realmente serve, si pu ricorrere ad un supporto di tipo psicologico, ma cos come ragionevole prendere un antidolorifico – sempre sotto controllo medico – quando serve, anche per l’insonnia e un “mood” non alle stelle esistono rimedi che il medico, in prima battuta, pu prescrivere senza problemi. Lo conferma Giovanni Biggio, professore emerito di Neuropsicofarmacologia dell’Universit di Cagliari: Solo per fare due esempi, la melatonina per i disturbi del sonno e gli estratti di zafferano per migliorare il tono dell’umore sono rimedi efficaci e assolutamente naturali che possono essere serenamente somministrati ad un adolescente. In conclusione: se i disturbi che accusano gli adolescenti sono molto pi correlati di quanto possa apparire, altrettanto correlata dovr essere la presa in carico per evitare da un lato il rischio di esagerate drammatizzazioni, dall’altro di pericolose banalizzazioni.

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21 dicembre 2023 (modifica il 21 dicembre 2023 | 08:08)

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