Ue: Il Parlamento e il Consiglio, raggiungono l’accordo per il prefinanziamento Recovery
Raggiunto l’accordo per la percentuale del prefinanziamento agli Stati membri tra il Parlamento europeo e il Consiglio, che sarà del 13% sul meccanismo di recupero e resilienza (la Recovery and Resilience Facility).
La Commissione europea ribadisce che il dispositivo di recupero e resilienza è lo strumento chiave al centro di Next Generation Eu, il piano dell’Unione europea per uscire dalla crisi attuale.
Saranno 672,5 miliardi di euro a disposizione per prestiti e sovvenzioni e a sostegno delle riforme e degli investimenti intrapresi dagli Stati membri. L’accordo richiede l’approvazione finale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.
Il campo di applicazione riguarderà: transizione verde; trasformazione digitale; crescita e posti di lavoro intelligenti, sostenibili e inclusivi; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza; e politiche per la prossima generazione. L’obiettivo principale è quello di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 rispetto al 1990.
E’ previsto che un minimo del 37% della spesa per investimenti e riforme contenute in ciascun piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe sostenere gli obiettivi climatici. Inoltre, tutti gli investimenti e le riforme devono rispettare il principio “non danneggiare in modo significativo l’ambiente“. Oltre a ciò, un minimo del 20% della spesa per investimenti e riforme contenute in ogni piano nazionale dovrebbe sostenere la transizione digitale. I piani di ripresa e resilienza dovrebbero anche contribuire ad affrontare efficacemente le sfide individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito del semestre europeo, il quadro per il coordinamento delle politiche economiche e sociali in tutta l’Unione.
Gli Stati membri dovranno proteggere gli interessi finanziari dell’Unione, in particolare per prevenire frodi, corruzione e conflitti di interesse. Il 13% dell’importo totale assegnato sarà messo a disposizione in prefinanziamento dopo l’approvazione dei piani di ripresa e resilienza. Per garantire che il denaro inizi a fluire il prima possibile per sostenere la nascente ripresa economica.
Il Parlamento europeo e il Consiglio devono quindi approvarlo formalmente affinché possa entrare in vigore il prima possibile. Gli Stati membri potranno, poi, presentare i propri piani di ripresa e resilienza, definendo un pacchetto coerente di riforme e progetti di investimento.
il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, nel ringraziare la Presidenza tedesca, ribadisce che: “Lo strumento di recupero e resilienza apre la strada alla ricostruzione e alla trasformazione dell’economia europea. Il Recovery and Resilience Facility apre la strada all’Europa non solo per ricostruire la sua economia dopo la pandemia, ma anche per trasformarla“.