Sarà possibile reiterare anche i contratti dei supplenti

L’inclusione come “materia” di tutti

Come impegno dell’intera comunità scolastica e come strumento di arricchimento reciproco, non più come “problema” lasciato esclusivamente sulle spalle di famiglie, insegnanti di sostegno, alunni con disabilità. È questo il passaggio che viene segnato con le nuove regole. La scuola prova a fare da traino per cambiare impostazione e rafforzare la collaborazione fra le istituzioni coinvolte, mettendo i ragazzi al centro di uno sforzo collettivo fatto a livello centrale e territoriale. Con un maggiore coinvolgimento dei diversi attori in campo.

Strumenti potenziati

A questo scopo le norme del 2017, ulteriormente modificate nel 2019, hanno riscritto in parte l’architettura e il coordinamento dei Gruppi di lavoro … Continua a leggere

Le vere ragioni della “giostra” dei posti di sostegno. Dichiarazione di Maddalena Gissi

La continuità didattica è importante, lo è ancor di più nei percorsi di integrazione degli studenti con disabilità

Per l’efficacia di tali percorsi non è l’unico fattore, ma è certamente molto importante e andrebbe favorito anzitutto con una stabilità degli organici che in gran parte non c’è. Ne consegue un inevitabile, massiccio ricorso a lavoro precario, che per sua natura è l’antitesi della continuità. L’obiettivo di una progressiva stabilizzazione dei posti attivati annualmente, indicato già in Legislature precedenti, ci vede ancora molto lontani dal traguardo, anche perché le norme che fissavano la percentuale di posti da stabilizzare facevano riferimento a situazioni ormai lontane nel tempo e non tengono conto della … Continua a leggere