by Chi ha figli in età scolastica conosce bene cosa significa far parte di un gruppo WhatsApp di classe. Nati per semplificare la comunicazione tra famiglie e la condivisione di informazioni utili in ambito scolastico, capita che questi spazi si trasformino in luoghi dove emergono tensioni, incomprensioni e giudizi. A volte questi messaggi sono assolutamente innocui e possono riguardare argomenti leggeri – come una giacca persa o un compito dimenticato – ma basta poco perché il tono cambi. Le discussioni non si fermano nemmeno nei periodi di vacanza, con buona pace del diritto alla disconnessione, e può capitare che i genitori rimangano coinvolti, senza volerlo, in gruppi WhatsApp in cui i toni utilizzati sono tutt’altro che piacevoli.
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Arrestati per aver espresso critiche ad un docente in un gruppo WhatsApp. Il monito ad un utilizzo più appropriato di questo strumento arriva dagli Stati Uniti
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