“Questa mattina abbiamo presentato un progetto concreto rivolto ai detenuti malati e fragili. Con questa iniziativa, potenziamo l’accesso alle cure sanitarie all’interno del carcere – in particolare nei settori di oculistica e odontoiatria – senza gravare sulle liste d’attesa della sanità pubblica. Si tratta di un progetto pilota, che progressivamente sarà esteso su tutto il territorio nazionale”.
Con queste parole il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove ha presentato, questa mattina nel carcere di Biella, l’accordo siglato tra Dap – Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e INMP – Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà. Obiettivo, migliorare la capacità d’accesso alle cure mediche per la popolazione residente nelle carceri italiane.
Il primo risultato concreto di questa collaborazione ha visto come protagonista proprio il territorio biellese, grazie alla collaborazione della ASL locale. Infatti nell’istituto di pena piemontese sono stati potenziati gli ambulatori di odontoiatria e oculistica sociale, sia garantendo una maggiore presenza di personale medico, sia attraverso l’ammodernamento delle attrezzature e dei dispositivi sanitari presenti, tra cui una nuova postazione odontoiatrica. Entrambi i servizi sono finalizzati, inoltre, all’erogazione di protesi odontoiatriche mobili e lenti correttive per i detenuti dell’Istituto.
Questo protocollo, per il vice capo Dap Massimo Parisi, darà un supporto “alle commissioni medico ospedaliere del Corpo di polizia penitenziaria e allo stesso tempo opererà anche nell’ambito della prevenzione dei suicidi, un tema che è prioritario per la nostra amministrazione”.
Il tema dei diritti costituzionali dei detenuti è il fil rouge di questa iniziativa, come confermato dalla direttrice della casa circondariale di Biella, Anna Maria Dello Preite che sottolinea come “il diritto alla salute fa parte del bagaglio di diritti inviolabili di ogni persona che tali rimangono anche nel corso della esecuzione penale.” In questo senso il potenziamento dei servizi sanitari “concorrerà a rendere il trattamento penitenziario conforme al dettato costituzionale”.
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Cure sanitarie in carcere, a Biella al via progetto pilota
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