Diplomati magistrali al bivio. Scade il termine per il concorso e arriva la nuova sentenza

Diplomati magistrali al bivio. Scade il termine per il concorso e arriva la nuova sentenza

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Scade oggi alle 23.59 il termine per la presentazione della domanda

di Valentina Santapia

È ad una svolta il destino dei diplomati magistrali, i maestri senza laurea che erano stati cancellati dalle Graduatorie ad esaurimento esattamente un anno fa, nel dicembre del 2017, e che ora potrebbero rientrare a pieno titolo nei ranghi della scuola. Il 12 dicembre infatti scade il termine per la presentazione della domanda di ammissione al concorso facilitato, quello ideato ad hoc per bypassare la sentenza e permettere a chi ha almeno due anni di servizio negli ultimi otto anni di essere reinserito nelle graduatorie in attesa di una cattedra. Si parla di circa 30 mila aventi diritto a partecipare sui 50 mila diplomati magistrali complessivi. Ma nello stesso giorno è prevista anche l’udienza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che si esprimerà nuovamente sul diritto dei diplomati ad avere una cattedra a tempo indeterminato.

Se l’esito della plenaria dovesse essere positivo per i diplomati, allora avrebbero doppia chance di entrare in ruolo: perché sarebbero inclusi nelle graduatorie ad esaurimento e anche in quelle di merito, e poiché le assunzioni si fanno – per legge- per il 50% dalle Gae e per il restante 50% da concorso, potrebbero appunto avere un doppio binario di ingresso. Se invece l’esito dovesse essere negativo, allora per i diplomati resta valido quanto stabilità dal decreto dignità: ovvero la possibilità di avere supplenze annuali fino al 30 giugno 2019, purché non si siano svolti già 36 mesi di servizio; e di poter partecipare al concorso straordinario, che prevede l’attribuzione di 70 punti per il possesso di titoli e 30 per la prova orale di carattere metodologico non selettiva. Nessun depennamento automatico dalle Gae: questi avverranno solo quando terminerà ciascuna causa e sarà pubblicata la relativa sentenza negativa su ciascun ricorrente. In ogni caso, con un esito negativo, il ricorso proseguirebbe presso la Cassazione e il reclamo al Consiglio d’Europa.

Ci sono però alcune precisazioni da fare riguardo alla sentenza, che probabilmente sarà pubblicata fra un paio di giorni. Il verdetto riguarderà solo i procedimenti ancora pendenti: non avrà cioè incidenza sulle sentenze passate in giudicato, e neanche sulle sentenze del Tar rispetto alle quali siano già decorsi i tempi (6 mesi) per la loro impugnazione. Inoltre non riguarderà in toto tutti quelli che hanno conseguito il diploma magistrale entro il 2001/2002, ma solo coloro che hanno presentato un ricorso contro l’aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento.

Fonte dell’articolo: Corriere della Sera

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