Dicembre 1, 2023

Case Green, la direttiva Ue (da 60 mila euro di spesa per famiglia) come possono cambiare le regole

Case Green, la direttiva Ue (da 60 mila euro di spesa a famiglia): ecco cosa può cambiare

Si torna a discutere di case green dopo l’incontro tra i negoziatori di Parlamento e Consiglio Ue, mediato dalla Commissione europea (in gergo tecnico si parla di ‘trilogo’) per raggiungere un accordo sulla direttiva sull’efficientamento energetico nell’edilizia. All’ordine del giorno c’è la revisione della Energy performance of buildings directive (Epbd), a sua volta inserita nel pacchetto «Fit to 55» presentato dalla Commissione. L’Italia però è tra i paesi più scettici sui target. Secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, l’obiettivo europeo di rendere gli edifici esistenti a emissioni zero entro il 2050 non è raggiungibile allo stato attuale in Italia.

Nella proposta del Parlamento si prevede che gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe E entro il 2030 e la D entro il 2033. Il testo avallato dal Consiglio europeo, invece, prevede che solo gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero entro il 2030. Per gli edifici residenziali esistenti la deadline per il raggiungimento del target è il 2050.

Sul punto ha spiegato il ministro:«Abbiamo un patrimonio particolare con 31 milioni di fabbricati, di cui 21 milioni oltre la classe D». Si tratta di un patrimonio «diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come bene rifugio» delle famiglie italiane. Individuare una quota di patrimonio edilizio esentabile per motivi di fattibilità economica «è un passo doveroso e necessario, ma gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese». Tra i punti in discussione anche il costo per le tasche dei cittadini secondo alcune stime Ance ogni anno andranno ristrutturati 180 mila stabili privati. Con costi fino a 60 mila euro per le case di grandi dimensioni (100 mq).

Oggetto di dibattito anche gli attestati di prestazione energetica che secondo il Parlamento devono avere criteri standard uguali in tutti i paesi membri e le sanzioni previste per i paesi membri non in regola. Fratin ribadisce che occorre individuare un percorso di azioni «realistiche, concrete e realizzabili». Dice: «Non vogliamo che per difformità di classi o valutazioni ci possa essere un vantaggio o una penalizzazione nel punto di partenza per gli Stati membri. Occorrono parametri omogenei per la fotografia iniziale del parco immobiliare. Questo è il motivo per cui ho dato mandato ad un gruppo di esperti di approfondire la tematica e fornire un quadro chiaro sul punto».

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13 ott 2023

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