John Malkovich è un grandissimo attore e produttore cinematografico – basti pensare a Le stagioni del cuore, Nel centro del mirino e Urla del silenzio -, e altrettanto successo ha riscosso, appunto, il film Essere John Malkovich del 1999; ma quando l’attore lesse la sceneggiatura per la prima volta pensò subito a uno scherzo.
“Quando ho letto la sceneggiatura per la prima volta, il titolo mi è sembrato uno scherzo di una riga” ha dichiarato Malkovich. “Ma poi si è rivelato essere uno scherzo di cento pagine!“. A questo punto, però, una domanda sorge spontanea: e se il film fosse stato Essere Tom Cruise invece di quello effettivamente pubblicato?
Alla domanda del regista Spike Jonze sulla possibilità di estrapolare materiale utile dalla sua infanzia, questa è stata la risposta: “Ho dato loro il numero di telefono di mia madre, dicendo che sono un attore e che tutto ciò serviva per un film. No, non sono sicuro che i miei genitori sappiano cosa faccio“.
Classe ’53, John Gavin Malkovich ha iniziato la propria carriera nel 1983, quando ha debuttato a teatro nell’opera True West, dopodiché vinse un Emmy Award per il ruolo quando lo spettacolo fu trasporto in un film per la televisione. La sua illustre carriera gli ha garantito una candidatura al Premio Oscar e al Golden Globe come miglior attore non protagonista (rispettivamente, Le stagioni del cuore e Nel centro del mirino). In Italia viene doppiato da professionisti quali Luca Biagini, Sergio Di Stefano e Mario Cordova.
A proposito, ecco la nostra recensione di Essere John Malkovich.
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