Dopo che Jennifer Lawrence ha parlato dell’aborto e del lato conservatore della sua famiglia, l’attrice di Hunger Games, Don’t Look Up e Fidanzata in affitto torna a parlare di tutti gli ostacoli che ha dovuto superare durante la carriera, con particolare riferimento al body shaming.
Non tutti i media apprezzavano la sua forma fisica quando uscì Hunger Games, al punto che in molti la consideravano addirittura un’obesa. “A Hollywood… sì, probabilmente ero un’obesa” ha dichiarato Lawrence. “Mi reputavano un’attrice grassa“.
Tuttavia, ha preferito che simili commenti non intaccassero l’autostima. “Non voglio che le ragazzine dicano: ‘Oh, sì, voglio assomigliare a Katniss, quindi per oggi salterà la cena’. Cercavo di far sembrare che il mio corpo fosse in forma e forte, non magro e denutrito. Forse sono l’unica attrice su cui non circolano voci di anoressia!“.
Al riguardo, in un’intervista precedente con The Guardian, l’attrice ha colto occasione per distaccarsi dal singolo caso per elaborare una riflessione più ampia, che coinvolge tanto la mentalità delle persone quanto la sfera multimediale. “Quando parliamo dei media” ha aggiunto, “credo proprio che dovrebbero assumersi la responsabilità del loro effetto sulle generazioni più giovani, sulle ragazze che guardano questi programmi televisivi e imparano a parlare, a essere cool. All’improvviso, essere divertenti significa prendere in giro la ragazza che indossa un vestito brutto… senza la parola ‘grassa’. Usare questo appellativo in tv dovrebbe essere illegale“.
Critiche simili sono davvero pesanti, ma, vuoi perché hanno permesso all’attrice di realizzare alcune dinamiche di Hollywood, vuoi perché ha avuto la forza interiore di infischiarsene, Jennifer Lawrence tornerebbe a interpetare Katniss in Hunger Games al 100%.
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