Criptovalute
di Gabriele Petrucciani
Le criptovalute vanno dichiarate
A questo giro non si scappa. Le criptovalute detenute al 31 dicembre 2022 devono essere dichiarate nel quadro RW del modello dei redditi. La Legge di Bilancio 2023 è chiara al riguardo e al comma 129 dell’articolo 1 prevede espressamente che tutte le cripto-attività siano inserite nella dichiarazione dei redditi. E non ci sono soglie di esenzione, come per esempio quella dei 15mila euro, che riguarda esclusivamente i depositi e i conti correnti esteri. «C’è chi, paragonando gli exchange a conti correnti esteri, ritiene che se le cripto-attività hanno una valorizzazione inferiore ai 15mila euro non debbano essere inserite in dichiarazione. Ma è un’interpretazione che non ha alcun fondamento legale e che non è mai stata avallata dall’Agenzia delle Entrate», commenta Francesco Avella, partner dello Studio Avella e Associati, che ricorda come la mancata dichiarazione esponga il detentore di cripto-attività a una sanzione, per ogni anno di omissione, pari al 3% dell’importo che andava dichiarato. Importo che, secondo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, deve corrispondere al valore di mercato dei crypto-asset al 31 dicembre 2022, anche se tecnicamente l’importo da indicare sarebbe più propriamente quello del costo di acquisto.
29 set 2023
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