Che Warner Bros. avesse in qualche modo calibrato male la mira quando si trattò di dare i natali all’ormai defunto DC Extended Universe è oggi chiaro a tutti: gli errori della produzione diventano ancora più lampanti se si ascoltano le parole di David Goyer, che poche ore fa è tornato a ricordare i tempi di Man of Steel.
Il film che avrebbe dovuto essere diretto da Tony Scott prima dell’entrata in scena del tanto discusso Zack Snyder era infatti quello che sin dal principio, nelle idee dei vertici di Warner Bros., avrebbe dovuto fare da apripista all’universo condiviso di casa DC, proprio sulla scia di quel Marvel Cinematic Universe che ormai da ben 5 anni imperversava nei cinema di tutto il mondo incassando miliardi su miliardi.
“Ricordo la pressione che Warner Bros. ci metteva in quel periodo, era tipo: ‘Ci serve il nostro MCU! Ci serve il nostro MCU!’, e io facevo parte di quelli che dicevano: ‘Non facciamo il passo più lungo della gamba. Loro hanno costruito tutto in maniera molto metodica, non possiamo semplicemente buttarci dentro così’. L’altra difficoltà era che all’epoca c’era questo continuo ricambio di dirigenti alla Warner Bros. e alla DC, ogni 18 mesi arrivava qualcuno di nuovo e noi venivamo praticamente frustati, tutti quelli che arrivavano dicevano: ‘Dobbiamo fare le cose più in grande!’” sono state le parole di Goyer. Se chi va piano va sano e va lontano, insomma, alla Warner all’epoca avevano ancora molto da imparare! A proposito di progetti mai realizzati, intanto, ecco quale sarebbe stata la trama del sequel di Man of Steel.
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