Turismo
di Lucia Esther Maruzzelli, da Hong Kong
Mentre in Italia Giorgia Meloni cerca di occuparsi dei flussi migratori, a Hong Kong la Ministra del Turismo Daniela Santanché si preoccupa di ben altri flussi, quelli turistici verso l’Italia, dall’Asia e dalla Cina in particolare. «Vogliamo ritornare ai numeri del 2019 (secondo i dati Enit, tre milioni di arrivi e 5,4 milioni di presenze), prima del Covid che ha cambiato tutto, quando nel nostro bel paese arrivavano tantissimi cinesi attratti dalle nostre meraviglie» spiega Santanchè, che sembra non sia preoccupata dall’uscita dell’Italia dalla Via della Seta e che potrebbe avere delle ripercussioni anche alla voce turismo. «Non è una mia delega, spetta alla presidente del Consiglio e al ministro degli Esteri. Da quello che ho potuto vedere io, hanno (i cinesi, ndr) assolutamente compreso la nostra volontà di portare avanti un paternariato che dura da tantissimi anni. Hanno capito che noi crediamo nella sinergia tra le due nazioni, quindi ho trovato una grandissima disponibilità e interesse nei nostri confronti. In fondo, a loro, e dico anche giustamente, cosa interessa? Che le nostre relazioni commerciali proseguano e che nella nostra relazione tra popoli non sia cambiato e non cambi nulla». Sembra stanca, Daniela Garnero Santanché, anche delle notizie che vengono dall’Italia circa le sue vicende personali, ma è sempre pronta a una battuta di spirito: «Di quali giornali siete voi? Ah! Basta che non siate Il Fatto e La Stampa… si scherza naturalmente. Non riuscirete mai a togliermi il sorriso».
Tour promozionale in Corea e in Cina per nuove alleanze turistiche
Al secondo giorno di un mini tour asiatico partito da Seoul, che dopo le tappe di Hong Kong e Macao – per il decimo Global Tourism Economy Forum – terminerà a Shanghai, gli obiettivi del viaggio appaiono evidenti. «Giorgia Meloni ha ben chiaro in testa quanto siano importanti le relazioni con la Cina, un paese con cui abbiamo una visione comune sul turismo. Siamo qui per riprendere i fili di vecchie alleanze con partner locali e stringerne di nuove con i grandi operatori asiatici». La accompagnano in questa impresa, oltre alla direttrice dell’Enit (l’Ente Nazionale del Turismo italiano che ha organizzato il tour anche con il supporto del Consolato Generale Italiano di Hong Kong e l’Ambasciata di Pechino) Ivana Jelinic con collaboratori a seguito, anche una delegazione italiana di otto imprenditori dell’area del turismo (Alis, Arsenale Spa, Federterme, Msc group, Ita Airways, Nicolas Group, Rocco Forte Hotels, StarHotels): «Il potere dell’ascolto è un potere importante, per poi mettere in atto delle strategie. Dall’incontro che abbiamo avuto con gli operatori locali è emerso che ora si cerca un tipo di turismo esperenziale. Ho chiesto loro cosa intendessero e mi hanno risposto che vorrebbero capire, per esempio, come si produce il vino, come si producono i formaggi, imparare a cantare, abbiamo i conservatori che potrebbero aprire le loro porte. Diversifichiamo l’offerta turistica; in Italia abbiamo tutto, dalle terme ai viaggi religiosi, il 2025 è anche l’anno del Giubileo».
Open to Meraviglia, la ricomparsa della Venere influencer
Con l’occasione, la ministra del Turismo ha voluto presentare ai media locali, arrivati per la conferenza stampa all’hotel Rosewood di Hong Kong («peraltro, ed è notizia fresca, è al secondo posto tra la classifica degli hotel più belli del mondo», esordisce) la tanto discussa campagna Open to Meraviglia: «È piaciuta in tutto il mondo. Tutti l’hanno capita. In Italia è invece stata divisiva e sapete perché? Perché l’ha fatta la Santanché!. Ma lasciamoci alle spalle il passato, questa Venere moderna, nata da una immagine iconica come il capolavoro di Botticelli, diventa una donna del nostro tempo, una influencer che dialoga con il pubblico dei giovani usando lo stesso linguaggio, quello dei social. Una Venere influencer che ci accompagnerà per lungo tempo», dice fiduciosa. «Non solo per Milano-Cortina 2026 ma anche per Expo Roma 2030». E che presto («presumibilmente tra 45 giorni», Santanché chiede conferma al suo staff), comparirà su We Chat, la piattaforma social di tutti i cinesi, in forma di videogame con cui si potrà dialogare e giocare. Investimento della campagna pubblicitaria in Cina? «Enit si sta informando sui prezzi degli aeroporti, non possiamo ancora dire a quanto ammonterà, ma si farà notare, anche nelle stazioni».
Iscriviti alle newsletter di L’Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di Francesca Basso e Viviana Mazza
L’Europa, gli Stati Uniti e l’Italia che contano, con le innovazioni e le decisioni importanti, ma anche le piccole storie di rilievo
One More Thing di Massimo Sideri
Dal mondo della scienza e dell’innovazione tecnologica le notizie che ci cambiano la vita (più di quanto crediamo)
E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18
21 set 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.corriere.it/economia/finanza/23_settembre_21/cina-italia-santanche-l-uscita-via-seta-non-avra-ripercussioni-turismo-3b19f950-5882-11ee-98ee-0e778b3872af.shtml, Economia, http://xml2.corriereobjects.it/rss/economia.xml, Lucia Esther Maruzzelli, da Hong Kong,