Novembre 29, 2023

La Bce e il 10° aumento dei tassi di interesse, la delusione di Giorgetti: «Freno alla crescita»

il governo

di Mario Sensini

Bce e aumento dei tassi di interesse, la delusione di Giorgetti: «Una scelta che pesa sulla crescita» Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti

«L’ennesimo scempio della Banca Centrale Europea, che fregandosene delle difficoltà economiche di famiglie e imprese aumenta il costo del denaro». Matteo Salvini commenta così, a tarda sera, la decisione dell’istituto guidato da Christine Lagarde, «che vive su Marte», di aumentare di nuovo i tassi di interesse. «Cura l’inflazione ammazzando il paziente. Se aumenti i tassi alle famiglie e queste muoiono di fame, certo che i prezzi scendono» dice il leader della Lega Nord, il più duro a criticare la nuova mossa della Bce. Il suo ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in Spagna per un incontro cruciale con i ministri delle finanze europei per discutere le nuove regole per deficit e debito, che possono condizionare una manovra di bilancio già difficile, oltre che del Mes, altro cruccio di Giorgia Meloni, non giungono commenti ufficiali. A via XX settembre, come anche a Palazzo Chigi, però, nessuno nasconde una forte «delusione» per la decisione della Banca centrale, che raffredda ancora di più un’economia già in crisi, col rischio di spingerla a fondo in recessione.

È questo che complicherebbe l’equilibrio dei conti pubblici, molto più dell’aumento della spesa per gli interessi sui titoli del debito. La crescita dei tassi di interesse era già ampiamente scontata dal ministero dell’Economia, e il quadro disegnato dal Def della scorsa primavera era forse peggiore di quello attuale. La spesa per il servizio del debito pubblico era stimata a 75,6 miliardi quest’anno e se ne prevedeva una crescita fino a 100 miliardi di euro nel 2026. Oggi le aspettative sui tassi, con l’ultimo «definitivo» rialzo, come lo percepisce gran parte del mercato, sono migliori.

Invece l’economia reale, come sottolinea anche il ministro di FdI, Adolfo Urso, patirà l’aumento del costo del denaro. Peggioreranno le condizioni dei mutui immobiliari accesi dai cittadini, e dei prestiti alle imprese, che sono già in forte riduzione, diminuiranno gli investimenti e la crescita rallenterà ancora. All’Economia sperano che sia davvero l’ultimo colpo da parte della Banca Centrale, ma non tutti i tecnici di Giorgetti sono disposti a metterci la mano sul fuoco.

Quello che è certo, invece, è che nel governo molti confidano nel ruolo che potrebbe avere in questa fase la tassa sugli extraprofitti delle banche. Dopo l’avvertimento recapitato con l’annuncio del prelievo, motivato proprio dai maggiori guadagni fatti grazie al rialzo dei tassi, il governo si attende un atteggiamento quanto meno collaborativo dal sistema bancario, dai cui comportamenti pratici dipenderà l’impatto concreto sull’economia del nuovo rialzo dei tassi ufficiali.

Il governo considera l’imposta, ancora da definire, un buon deterrente per evitare inasprimenti eccessivi del credito e un nuovo aumento della forbice tra tassi attivi e passivi. Ma è anche vero che il nuovo aumento dei tassi rischia di peggiorare le condizioni dei debitori, portando le banche a stringere la cinghia e accantonare più riserve, esattamente il possibile scenario appena prefigurato dalla Bce per criticare la tassa.

«Anche con il rialzo odierno della Bce l’interesse resta uno dei più bassi della Storia d’Italia», che ha visto fino «al 19,5% del tasso di sconto» ricorda però il presidente dell’associazione bancaria, Antonio Patuelli. «C’è stata assuefazione ai tassi zero, con l’attesa che sarebbero rimasti tali» aggiunge. I consumatori, invece, fanno già il conto del caro mutui, Confcommercio, Confederazione artigiani, Confagricoltura, prefigurano scenari brutti per la crescita dell’economia, dopo la nuova doccia fredda. Nella critiche alla Bce, con Salvini, si distingue il vertice economico del partito, con Massimo Garavaglia, Alberto Gusmeroli, Alberto Bagnai e Claudio Borghi. Tra i Fratelli d’Italia è Fabio Rampelli, che parla di un «colpo durissimo alla ripresa», il più critico. Più sfumate le posizioni di Forza Italia che con Roberto Pella parla di «decisione sbagliata».

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, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.corriere.it/economia/finanza/23_settembre_15/bce-tassi-giorgetti-99f4d01c-5337-11ee-9c68-5070f213fc3b.shtml, Economia, http://xml2.corriereobjects.it/rss/economia.xml, Mario Sensini,

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