La galleria autostradale del San Gottardo, che collega l’Italia alla Svizzera, domenica 10 settembre è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni. La durata dei lavori non è ancora chiara anche se, secondo il ministro federale dei Trasporti svizzero Albert Rösti, il tunnel dovrebbe riaprire entro la fine della settimana o, al massimo, entro l’inizio della prossima. Intanto, la circolazione è stata deviata sulla A13 del San Bernardino e sul passo del San Gottardo.
L’annuncio della chiusura, dovuta a una crepa lunga 25 metri che si è formata sul soffitto, arriva in un momento la circolazione nei valichi alpini è già compromessa. Il 10 agosto, infatti, un treno merci è deragliato nella galleria di base del San Gottardo, mentre il 27 agosto una frana ha colpito il traforo stradale del Frejus tra Francia e Italia, dove il 9 settembre è stata riaperta la circolazione ai mezzi pesanti. Proprio in seguito alla frana del Frejus, Italia e Francia hanno raggiunto un accordo per rinviare i lavori di manutenzione sul traforo del Monte Bianco, inizialmente previsti dal 4 settembre fino a dicembre.
I motivi della chiusura
A 700 metri dall’imbocco settentrionale del tunnel si è formata una crepa sul soffitto lunga 25 metri, di cui non è ancora stato possibile accertare le cause. È questo il motivo che ha portato alla chiusura della galleria autostradale del San Gottardo.
Come si legge in un comunicato diffuso dall’ufficio federale delle strade svizzero, «è stato necessario chiudere al traffico il tunnel stradale del San Gottardo a causa di un difetto tecnico nella soletta intermedia. In prossimità del portale nord della galleria, alcune parti superficiali di calcestruzzo si sono staccate dalla soletta e sono cadute sulla carreggiata. In seguito alle segnalazioni ricevute dalla polizia cantonale, il tunnel è stato immediatamente chiuso in entrambe le direzioni. Nessuna persona è rimasta ferita».
Le ricadute economiche
La chiusura temporanea del tunnel stradale del San Gottardo ha anche delle importanti ricadute economiche. Attraverso il valico transitano circa 8,6 milioni di tonnellate di merci all’anno tra import ed export. Cifra che sale a 13,6 milioni di tonnellate di merci ogni anno per quanto riguarda il tunnel ferroviario.
La chiusura del valico stradale arriva in un momento in cui la circolazione è limitata anche nel tunnel ferroviario, dove una delle canne è chiusa da più di un mese perché danneggiata dal deragliamento di un treno merci avvenuto il 10 agosto. I lavori di sgombero dovrebbero proseguire almeno fino alla fine di settembre: all’interno del tunnel sono ancora presenti otto carri che, per i danni riportati, dovranno essere smontati prima di poter essere rimossi. La circolazione si è concentrata nella canna est della linea ferroviaria, che non è stata danneggiata dal deragliamento ed è stata riaperta al traffico il 23 agosto.
Secondo le stime dell’associazione dei coltivatori e degli allevatori Coldiretti, circa due terzi delle esportazioni agroalimentari italiane raggiungono i paesi europei soprattutto attraverso i valichi alpini. Lo scorso anno sono stati esportati prodotti per 60,7 miliardi di euro.
Intoppi e problematiche anche in altri valichi
Da fine agosto sono diversi gli episodi che hanno portato a un rallentamento o addirittura a uno stop della circolazione attraverso alcuni valichi alpini. Come già accennato, il 27 agosto una frana ha colpito il traforo stradale del Frejus tra Francia e Italia, rimasto chiuso fino al 9 settembre. Il risultato è stato un intensificarsi del traffico sul traforo del Monte Bianco, l’altro collegamento tra la Francia e il nostro Paese.
Il traforo del Monte Bianco, tuttavia, è stato al centro dell’attenzione perché avrebbe dovuto chiudere da settembre a dicembre per dei lavori di manutenzione, previsti per tre mesi ogni anno fino al 2041. A causa della frana nel traforo del Frejus, tuttavia, il governo italiano e quello francese hanno trovato un accordo per rinviarli, avviando inoltre un confronto per la realizzazione di una seconda galleria del tunnel del Monte Bianco.
La circolazione risulta limitata anche sul Brennero, un valico che collega Italia e Germania dove negli ultimi tempi le code e il traffico sono fortemente aumentati. Su questa tratta, infatti, l’Austria ha introdotto delle limitazioni per i camion al fine di ridurre le emissioni inquinanti.
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12 set 2023
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