Settembre 21, 2023

Addio a Ettore Fumagalli, decano degli agenti di cambio della Borsa di Milano

Addio a Ettore Fumagalli, decano degli agenti di cambio della Borsa di Milano

La Borsa Valori dei tempi eroici, quella delle grida e del parco buoi che affollava il loggione sovrastante il salone di Piazza Affari. E la moderna Borsa telematica, con le compravendite in tempo reale, governate in gran parte dagli algoritmi. Due mondi completamente diversi, che Ettore Fumagalli, scomparso martedì all’età di 86 anni (domani 7 settembre i funerali a Milano) aveva vissuto da protagonista.

Gli esordi nella finanza

L’esordio nel mondo della finanza era avvenuto nei primi anni ’60 del secolo scorso come agente di cambio. All’epoca la professione aveva un prestigio indiscusso. Vi si accedeva per concorso e gli appartenenti all’Albo godevano dello status di pubblico ufficiale. Ma soprattutto gli agenti di cambio (poco più di un centinaio, quasi tutti operanti alla Borsa di Milano) erano gli unici autorizzati a operare come intermediari nella compravendita delle azioni. Le stesse banche dovevano ricorrere a loro per regolarizzare le operazioni dei propri clienti. Ebbene, Fumagalli è stato uno dei più prestigiosi rappresentanti della categoria.

Gli incarichi

Nel 1983 fu nominato presidente del Comitato direttivo degli agenti di cambio, che rappresentava la massima carica al vertice della Borsa. Ruolo che mantenne fino al 1988, quando passò alla guida della Federazione delle Borse europee, sostituito dal suo collega e grande amico Attilio Ventura, destinato a traghettare il mercato azionario, nel 1992, verso la rivoluzione telematica e di conseguenza la fine della professione. Quello con Ventura è stato un rapporto strettissimo, anche e soprattutto fuori dall’ambito professionale.

Il ricordo

Insieme con un altro ex agente di cambio, Renzo Zaffaroni, tutti e tre amanti della montagna, trascorreva le vacanze a La Thuile. «Anche quelle di quest’anno», ricorda Ventura, «fino al 13 agosto scorso, quando Ettore tornò a Milano per una visita di controllo». Poi l’aggravarsi della malattia e la fine repentina. «Gli regalai una sciarpa rossa per le sue escursioni», ricorda a sua volta Marisa Toscano, decana dei giornalisti di Borsa e amica di famiglia, «e lui la indossò per anni, considerandola un formidabile portafortuna».

Le aziende

Lasciata la Borsa, Fumagalli rimase ancora a lungo nel mondo della finanza. Dapprima costituì la Fumagalli-Soldan Sim, poi ceduta nel 2007 al Banco di Santander. Socio onorario Aiaf (l’associazione degli analisti finanziari), nel dicembre 2016 è entrato come consulente in Banca Albertini Syz. Insomma, fino all’ultimo ha dispensato consigli e suggerimenti, forte della sua formidabile esperienza.

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06 set 2023

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