Settembre 27, 2023

Rame, furto da centinaia di milioni di euro in Germania: cosa è successo ad Aurubis

materie prime

di Valentina Iorio

Rame, furto da centinaia di milioni di euro in Germania: cosa è successo al colosso Aurubis

Aurubis, colosso del riciclo del rame e fornitore mondiale di metalli non ferrosi, con sede ad Amburgo in Germania, ha avviato un’indagine per un enorme furto di rame compiuto al suo interno. Il sospetto è che nella truffa siano coinvolti sia fornitori che dipendenti dell’azienda. Il valore delle scorte rubate ammonterebbe a diverse centinaia di milioni di euro, secondo quanto riporta il Financial Times. Si tratta del secondo furto nel giro di pochi mesi. A giugno il colosso del rame aveva denunciato la sparizione di prodotti intermedi contenenti metalli preziosi per un valore di circa 20 milioni di euro. In quell’occasione le forze dell’ordine avevano condotto accertamenti su singoli dipendenti ed ex dipendenti dell’azienda, così come su alcuni dipendenti di società esterne che lavorano o avevano lavorato negli stabilimenti Aurubis. Alcuni di loro sono stati arrestati. L’azienda non dà per scontato che i due furti non siano collegati, ma saranno le indagini a stabilirlo. «È difficile fornire informazioni concrete prima della conclusione delle indagini», ha detto un portavoce al Financial Times, aggiungendo che, dati i volumi coinvolti, è probabile che il presunto furto includa materiali contenenti metalli come rottami elettronici e altri metalli preziosi.

Il crollo in Borsa

Dopo il profit warning lanciato dall’azienda sul mancato raggiungimento degli obiettivi di utili per l’intero anno in seguito alla scoperta del furto, le azioni del gruppo sono crollate in Borsa del 15% nella giornata di venerdì 1° settembre per poi recuperare in parte e chiudere la seduta a -7,2%.

Cosa fa Aurubis

Aurubis nel 2022 ha raggiunto i 18,5 miliardi di euro di fatturato. L’azienda si occupa soprattutto di fusione e riciclo del rame: non svolge direttamente attività mineraria di estrazione, ma lo riceve da fornitori esterni, sia dalle miniere che sotto forma di materiale di scarto. «Oltre al nostro metallo principale, il rame, il nostro portafoglio di metalli comprende oro, argento, piombo, nichel, stagno, zinco, metalli secondari come tellurio e selenio e metalli del gruppo del platino. Il portafoglio comprende anche altri prodotti quali l’acido solforico, il silicato di ferro e i minerali sintetici.», si legge sul sito dell’azienda. La casa madre ha sede ad Amburgo in Germania. I principali centri di produzione sono in Germania, Belgio e Bulgaria. Al di fuori dell’Europa, Aurubis ha un sito di produzione negli Stati Uniti.

Trafigura e la truffa del nichel

Il furto subito da Aurubis è solo l’ultima di una serie di truffe che hanno coinvolto il settore dei metalli. A febbraio 2023 la multinazionale di Singapore Trafigura, che commercia vari metalli, aveva denunciato di aver subito una frode nelle forniture di nichel, con danni stimati intorno a 590 milioni di dollari. L’azienda aveva denunciato il magnate indiano dei metalli Prateek Gupta, ritenendo che dietro la truffa ci fossero alcune delle sue aziende. Nella difesa depositata in un tribunale di Londra, gli avvocati di Prateek Gupta, avevano affermato che i dipendenti di Trafigura avevano proposto un accordo in base al quale le due parti avrebbero concordato contratti per il nichel, ma in realtà commerciavano altro materiale.

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