La sostenibilità «va approcciata in tutte le sue dimensioni, non solo dal punto di vista ambientale: e aver calcato la mano principalmente sotto questo aspetto, senza considerare la componente sociale e quella economica, sta producendo un rigetto di tipo politico». Ad affermalo è il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante l’incontro «Sostenibilità in Azione per il Futuro», tenutosi questa mattina presso l’hub di Dhl Express Italy, all’aeroporto di Malpensa. Il ministro ha poi aggiunto che, «per la transizione ecologica servono migliaia di miliardi di euro, ma il problema è chi paga: si chiede al decisore, alla politica, un sistema di norme e di incentivi, però bisogna capire chi paga questa transizione ecologica — dice —. Ci sono Paesi con più sensibilità al tema e altri con più disponibilità a finanziare gli interventi, ma senza una risposta globale si rischia di creare confusione normativa e ulteriori disuguaglianze». Sull’importanza della componente sociale, all’interno di ogni discorso sulla sostenibilità, concorda anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «La sostenibilità è inevitabile, ma a una sola condizione: deve mettere al centro l’essere umano, il cittadino — spiega —. Abbiamo definito un piano per lo sviluppo regionale che sia sostenibile secondo diversi aspetti, e devo dire che gli imprenditori hanno recepito molto bene questa necessità».
Logistica sostenibile
La realizzazione degli obiettivi sostenibili passa anche dalla ridefinizione della logistica, dagli aerei alle automobili, fino ai mezzi articolati. Un tema cruciale sia per gli aeroporti, come Malpensa, sia per le città, come Milano. «Abbiamo bisogno di regolamentare meglio il tema dell’ultimo miglio, quindi dell’arrivo delle merci e delle persone in città — dice Giuseppe Sala, sindaco di Milano —. Con l’apertura della nuova linea metropolitana e il rinnovamento dei mezzi pubblici stiamo dando una risposta, ma serve fare ancora di più». Altro tema cruciale della giornata, parlando soprattutto di trasporto aereo, è l’utilizzo del Saf, carburanti sostenibili per l’aviazione, «che vale un terzo dell’obiettivo di riduzione delle emissioni del settore aeroportuale — sostiene Armando Brunini, amministratore delegato di Sea Milan Airports —. Noi incoraggiamo le compagnie aeree a utilizzarlo, ma adesso se ne produce poco e i costi sono altissimi. Serve il contributo dei policy maker, ma più in generale la transizione sostenibile si può attuare solo in un’ottica di collaborazione tra diversi soggetti». A partire dal 2025, il Saf sarà obbligatorio in quantità minima (almeno 2%) nei carburanti degli aerei, ma ci sono esempi virtuosi di chi ha già iniziato a utilizzarlo per i voli. Già oggi, infatti, il 25% dei voli internazionali di Dhl Express in arrivo e partenza da Malpensa utilizza il Saf in una percentuale media di miscelazione al carburante ordinario (il cosiddetto “blending”) superiore al livello obbligatorio dal 2025. «Ci confrontiamo però con una limitata capacità di Saf e con prezzi in media cinque volte superiori a quelli degli altri principali paesi europei», spiega la ceo, Nazzarena Franco.
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