Prima dell’uscita di un grande film il caso mediatico è sempre assicurato. Questo è successo anche con Barbie che sta subendo le conseguenze di un “problema internazionale” causato da alcune immagini presenti all’interno del film. La risposta della Warner Bros non si è fatta attendere.
Dopo il ban di Barbie in Vietman la casa di produzione ha commentato ufficialmente una scelta che, secondo loro, continua ad essere senza senso. L’accusa del paese orientale riguarderebbe una cartina comparsa nel trailer che, secondo loro, offenderebbe la sensibilità vietnamita a causa della presenza di alcuni territori di rivendicazione cinese che sarebbero indicati all’interno dell’immagine. “La mappa in Barbie Land è un disegno a pastello simile a un bambino“, ha detto il portavoce della Warner.
“I trattini raffigurano il viaggio immaginario di Barbie dalla Terra di Barbie al ‘mondo reale’. Non era destinato a fare alcun tipo di dichiarazione politica” ha fatto sapere la casa di produzione chiarendo quanto non ci sia alcun tipo di secondo fine nel trailer. Nel frattempo, il governo vietnamita ha vietato la riproduzione a fini commerciali di Barbie proprio a causa della presenza degli incriminati nove trattini che indicherebbero questi territori sensibili.
Nel frattempo Greta Gerwig ha ammesso che sarebbe più che felice di dirigere un cinecomic aprendo nuove strade alla sua carriera. Cosa ne pensate? Raccontatecelo nei commenti!
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