La Corte dei conti ha registrato l’atto di approvazione dell’accordo per la cessione di una quota di minoranza di Ita Airways a Lufthansa. Con questo passaggio formale il dossier che punta al rilancio del vettore tricolore sarà inviato nei prossimi giorni a Bruxelles per le valutazioni dell’Antitrust Ue.
Le tappe
Come è noto il contratto — firmato dai tedeschi, dal presidente di Ita Antonino Turicchi e nelle ultime ore dal Tesoro — prevede per il biennio 2023-24 che Lufthansa acquisisca una partecipazione pari al 41% del capitale sociale di Ita Airways a fronte di un investimento di 325 milioni di euro. Negli anni successi, e al raggiungimento di determinati obiettivi industriali, Lufthansa potrà rilevare un ulteriore 49% dal Mef (per 325 milioni di euro più 100 milioni di «earn out») e infine il restante 10% per 79 milioni di euro.
Le prospettive
In una recente chiacchierata con il Corriere l’amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr ha spiegato che nei loro piani non c’è intenzione di sfidare le low cost sul mercato interno in Italia: l’obiettivo è fare di Ita Airways un vettore internazionale sempre più concentrato sui collegamenti intercontinentali tra l’Italia e il resto del mondo. I mercati ai quali si guarda di più sono il Sudamerica, l’Africa e una parte dell’Asia, oltre al Medio Oriente.
In Europa
La registrazione dell’accordo da parte della Corte dei conti segue l’annuncio dell’intesa, del 25 maggio scorso, quindi le firme sull’atto apposte dal capo di Lufthansa prima, dal presidente di Ita Turicchi e dal direttore generale del Tesoro Riccardo Barbieri Hermitte. Il piano di rilancio di Lufthansa sarà valutato nelle prossime settimane a Bruxelles dalla Direzione generale della Concorrenza guidata dalla commissaria Margrethe Vestager.
I contenziosi di lavoro
Intanto filtra tranquillità dai soggetti coinvolti nel dossier dopo che un giudice del Lavoro di Roma ha deciso che 77 ex dipendenti di Alitalia dovranno essere assunti da Ita perché è stata «accertata la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda» tra la vecchia e la nuova compagnia. Altri 1.100 ex impiegati hanno citato in giudizio Ita chiedendo il «reintegro» ex art 2112 del Codice Civile («Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda»). Le parti vanno avanti nel piano di rilancio dell’aviolinea tricolore e ritengono la questione «gestibile».
lberberi@corriere.it
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16 giu 2023
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