I ministri del Petrolio e dell’Energia dell’Opec+, composta da 23 paesi, hanno concordato di prorogare per un altro anno, fino alla fine del 2024, gli attuali tagli alla produzione. Inoltre, hanno raggiunto un impegno sulla distribuzione interna della quota di produzione a partire dal 1 gennaio 2024,che lascerà l’offerta totale del gruppo a 40,46 milioni di barili al giorno. Restano così in vigore sia il taglio di 2 milioni adottato a ottobre 2022, sia buona parte delle riduzioni volontarie annunciate ad aprile, per un totale di 1,66 milioni al giorno, che fino ad ora non hanno sortito l’auspicato effetto di alzare il prezzo del greggio sopra gli 80 dollari al barile. In dettaglio la quota dell’Arabia Saudita nell’estrazione di petrolio nel 2024 è fissata a 10,5 milioni di barili al giorno, la quota della Russia è di 9,8 milioni di barili al giorno. Gli Emirati Arabi potranno aumentare l’estrazione di petrolio di 200.000 barili al giorno, mentre la quota della Nigeria diminuisce di 300.000 barili e quella dell’Angola di 200.000 barili al giorno. La Russia estenderà il taglio volontario di 500mila barili al giorno nella produzione di petrolio fino alla fine del 2024. Lo ha detto il vice primo ministro russo Alexander Novak dopo il vertice Opec+. «Per la Russia non cambia nulla – ha aggiunto – questo taglio volontario sarà dal livello di produzione richiesto, come concordato oggi».
Discussione accesa
La riunione dell’Opec+ era iniziata con almeno tre ore di ritardo nel pomeriggio del 4 giugno. Secondo quanto afferma la Reuters, i membri più influenti dell’Opec e i maggiori produttori del Golfo guidati dall’Arabia Saudita hanno cercato di convincere le nazioni africane a bassa produzione come la Nigeria e l’Angola ad avere obiettivi di produzione più realistici. «I colloqui con i produttori africani si stanno rivelando difficili», aveva affermato una fonte dell’Opec+. La prossima riunione dell’opec+ si terrà il 26 novembre a Vienna: lo si legge in una nota al termine del meeting. L’estensione dei tagli da parte dell’Opec+ assicura la stabilità del mercato. Lo ha detto Alexander Novak, il vice primo ministro russo incaricato per le risorse energetiche, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Novak ha sottolineato che non c’è stato alcun disaccordo fra la Russia e l’Arabia Saudita.
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