Il Prodotto interno lordo dell’Ocse è cresciuto dello 0,4% nel primo trimestre 2023, in lieve aumento rispetto allo 0,2% registrato nel trimestre precedente: è quanto emerge dalle stime provvisorie dell’Ocse. Tra i Paesi del G7, la crescita del Pil è rimasta stabile, allo 0,3%, nel primo trimestre 2023. L’attività è cresciuta in Canada (+0,6%) e in Italia (+0,5%), i due Paesi che hanno fatto meglio. Pil in aumento anche in Giappone e Francia (rispettivamente 0,4 % e 0,2 %). Al contrario, la crescita del Pil è rallentata negli Stati Uniti (0,3 % contro lo 0,6 %) e risulta invariata nel Regno Unito (0,1%).
Diversi Paesi del G7 hanno pubblicato i dettagli dei principali fattori che determinano le variazioni del Pil. In Giappone, la crescita nel 1° trimestre 2023 è stata sostenuta da un aumento dello 0,7% della domanda interna totale (che include gli investimenti nelle scorte), ma un ulteriore calo delle esportazioni nette (esportazioni meno importazioni) ha pesato sulla crescita. Per contro, in Francia le esportazioni nette sono state il principale motore della crescita, riflettendo un aumento dell’1,1% delle esportazioni e un calo dello 0,6% delle importazioni. Negli Stati Uniti, il rallentamento della crescita del Pil riflette la diminuzione degli investimenti in scorte (destocking), nonostante un’accelerazione della crescita dei consumi privati (allo 0,9% nel 1° trimestre 2023, rispetto allo 0,3% del trimestre precedente). Nel Regno Unito, un calo della spesa pubblica e un aumento del disavanzo commerciale hanno frenato la crescita. Anche l’Italia e la Germania hanno pubblicato analisi preliminari: in Italia la crescita del Pil è stata sostenuta dai contributi della domanda interna totale e delle esportazioni nette, mentre in Germania gli investimenti e le esportazioni sono aumentati, mentre i consumi privati e la spesa pubblica sono diminuiti.
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