la battaglia in assemblea
Amazon, il fondo dei metalmeccanici italiani contro Bezos: guadagna 794 volte più di un dipendente
di Andrea Rinaldi
Jeff Bezos
La finanza è la prosecuzione della politica con altri mezzi. A guardare l’ultima mossa di Cometa verrebbe da aggiornare von Clausewitz. Il più grande fondo pensione dei metalmeccanici italiani (conta quasi 470mila iscritti e 13 miliardi di risparmio previdenziale gestito) all’assemblea dei soci di Amazon ha votato contro la rielezione del presidente esecutivo Jeff Bezos. Il motivo? Le controversie in materia di violazione dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani e di discriminazioni razziali e di genere in cui la società risulta coinvolta. Il fondo ha potuto partecipare in virtù del pacchetto di azioni detenute e che vale 57.784.975 dollari (lo 0,005% su 1,18 miliardi di market cap) esprimendo il suo parere su 23 punti all’ordine del giorno su temi alla base del contratto nazionale dei metalmeccanici e ritenuti fondamentali come la salute e sicurezza dei lavoratori, i diritti umani, civili e sindacali, l’equità retributiva e la sostenibilità ambientale. Amazon è infatti accusata di attuare pratiche antisindacali ostacolando la libertà di associazione dei lavoratori, anche attraverso intimidazioni nei confronti dei dipendenti, come avvenuto in Canada, in vari Stati Usa, in Germania e in Polonia. Criticità significative si registrano poi — secondo Cometa — in tema di salute e sicurezza, tanto che, secondo dati riportati da un azionista all’assemblea, il tasso di infortuni nell’azienda risulta dell’80% superiore alla media dell’intero settore.
Il divario salariale e gli altri fondi attivisti
«La condotta della società risulta fortemente controversa anche in materia di retribuzioni: il salario mediano delle donne impiegate a tempo pieno è del 17% inferiore a quello degli uomini». Non da ultimo, il fondo pensione si è opposto alle remunerazioni del top management per il 2022, «non collegate in alcun modo al raggiungimento di obiettivi finanziari, operativi o di sostenibilità sociale o ambientale». Lo stipendio dell’amministratore delegato Andy Jassy (1.298.723 dollari) risulta infatti di 794 volte superiore a quella del resto dei dipendenti del gruppo, ai livelli più alti riscontrati sul mercato. Questo è un trend che si sta riscontrando anche tra molti proxy advisor e fondi attivisti. È successo all’ultima assemblea di Unicredit per il salario del ceo Andrea Orcel ed era successo nel 2022 con il fondo francese etico Phitrust avverso alla busta paga dell’ad di Stellantis, Carlos Tavares.
Prese di posizione etiche
Da sempre pioniere della sostenibilità, economica, sociale ed ecologica, il fondo presieduto da Riccardo Realfonzo ha deciso da quest’anno di portare avanti con la politica di voto il suo impegno per una finanza più a misura d’uomo: è infatti il primo fondo fondo previdenziale italiano a farlo in maniera così strutturata. Ad aiutarlo in questa strategia c’è l’advisor Frontis Governance. Con Amazon ha sostenuto la proposta dell’azionista As You Sow di richiedere al cda una relazione sulle modalità con cui il big dell’e-commerce considera i rischi climatici nella definizione degli investimenti dei fondi pensione dei dipendenti del gruppo e ha sostenuto la proposta dell’azionista American Baptist Home Mission Society di chiedere una valutazione anche qui dei rischi sui diritti umani derivanti dall’utilizzo di prodotti e servizi distribuiti da Amazon. In più ha spinto per un maggior allineamento del livello di trasparenza fiscale fornita da Amazon alle migliori pratiche internazionali (suggerimento dell’azionista Missionary Oblates of Mary Immaculate) e si è schierato con la Catherine Donnelly Foundation nella proposta di affidamento a un soggetto terzo e indipendente la redazione di una valutazione dell’aderenza delle pratiche di Amazon ai principi fondamentali di tutela dei diritti dei lavoratori ad associarsi e accedere alla contrattazione collettiva.
Le altre assemblee
Ma quella di Amazon – si diceva – non è la prima e non sarà l’ultima assemblea a cui Cometa parteciperà attivamente grazie alle sue partecipazioni: in programma ce ne sono 120 di qui a fine anno, come Alphabet, Pirelli, Vodafone, Mediobanca, Microsoft. Intanto il fondo ha votato contro la rielezione di Tim Cook in Apple e ai compensi dei suoi manager (ma a favore dei report sui divari salariali); contro il bonus annuale di presidente e cda di Roche; contro il piano di incentivazione in stock option di Campari; contro il compenso di Tavares, Orcel e Bernard Arnault.
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