Il parco delle Saline
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
Le saline di Cervia sono state completamente sommerse dall’acqua. Insieme alle case e agli oggetti più cari di tanti cervesi, anche le vasche utilizzare per la raccolta di uno dei sali più pregiati d’Italia, quello dolce di Cervia, sono state allagate dallo straripamento del Savio. Sotto almeno un metro e mezzo di acqua ora giacciono più di 800 ettari di superficie delle saline da dove vengono estratti i cristalli che ogni anno, ormai per tradizione, vengono donati a novembre al Papa. La raccolta che si sarebbe dovuta fare ad agosto (circa 140 mila quintali) è ormai compromessa, ma l’acqua ora minaccia anche i cumuli già “maturi” dell’anno scorso.
Le saline hanno salvato la zona costiera di Cervia
La rottura dell’argine del Savio a Castiglione e dell’ingresso a San Martino in Strada, ha provocato il 18 maggio l’innalzamento dei canali e l’intero allagamento del territorio. Ma le saline, durante questa tremenda alluvione, sono servite anche come “vasca di espansione” naturale, permettendo quindi a una grande quantità di acqua di non riversarsi direttamente sulla parte costiera di Cervia. «Il panorama è desolante, il Savio ci ha completamente riempito di acqua dolce», spiega all’Agi il presidente del Parco delle Saline di Cervia, Giuseppe Pomicetti. E l’acqua dolce è l’unico vero nemico del sale.«In salina solitamente c’è solo acqua salata, tanto è vero che ora siamo pieni di zanzare che in salina con le acque salate non sono mai esistite. Siamo veramente a terra, tutto è perduto, tutto è finito, ma da questa fine noi rinasceremo molto meglio di prima», promette Pomicetti, per poi fare un appello a tutti gli italiani: «Non ci abbandonate. Tornate a comprare il nostro sale, aiutateci».
Un sale esportato nel mondo
La salina è grande un terzo dell’intera estensione del comune di Cervia ed è compostata da oltre 50 bacini, circondati da un canale di oltre 14 chilometri, che consente all’acqua del mare Adriatico di entrare ed uscire. Il sale viene poi lasciato essiccare in aia, nei cumuli di sale che si vedono arrivando a Cervia da ogni dove. La raccolta avviene nel cuore della salina: 20 i dipendenti, più altrettanti gli stagionali. La produzione, 2 milioni di pezzi marchiati “sale dolce” venduti annualmente in 34 Paesi, nei cinque continenti. Senza contare che in salina arrivano ogni anno oltre 30 mila turisti che, grazie a guide ambientali, possono andare alla scoperta di questa riserva naturale dello Stato, che rappresenta un prezioso parco di ripopolamento animale e zona umida. A inizio maggio l’esercizio 2022 era stato chiuso in positivo. Ora è tutto distrutto.
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22 mag 2023
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