Monete digitali
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén
Alla fine l’Europa ha varato la prima regolamentazione degli asset digitali. Con il via libera del 16 maggio da parte dei ministri delle finanze europei, l’Ue ha approvato il MiCA (Markets in crypto-asset), la nuova regolamentazione in materia di criptovalute, con le linee guida e requisiti normativi per l’utilizzo delle monete digitali, le attività e i servizi correlati in tutta l’Unione Europea. Dunque, la normativa va a regolamentare oltre alle criptovalute anche stablecoin, utility token e altri asset digitali. Da questo momento i 27 Stati membri Ue avranno 18 mesi di tempo per rendere le nuove norme operative a livello nazionale. L’obiettivo è arrivare a un quadro regolamentare che sia omogeno in tutta l’Unione europea e che possa tutelare al meglio l’investitore finale.
MiCa sarà legge da metà 2024
Lo scorso 20 aprile il Parlamento europeo aveva approvato formalmente la normativa e, come previsto dall’iter legislativo della Ue, doveva poi esprimersi il Consiglio europeo. Ora, il MiCA deve essere pubblicato in Gazzetta Europea per diventare finalmente legge a metà del 2024. Come scriveva Gabriele Petrucciani su Corriere, sono diversi i fronti su cui è intervenuto il regolamento MiCa, a partire dalla classificazione di tutto quello che può essere riconducibile sotto il cappello dei crypto-asset. Le nuove norme, poi, impongono una serie di obblighi a carico delle società che forniscono servizi in asset digitali e introducono diverse responsabilità in capo agli emittenti. Per una maggiore tutela degli investitori. Inoltre, MiCa introduce il principio di separazione patrimoniale per tutti gli operatori che prestano servizi in crypto-asset. In sostanza, i capitali dei clienti dovranno essere ben distinti da quelli del fornitore e dovranno essere attribuiti a uno specifico indirizzo sulla blockchain.
La strada da fare è ancora lunga
Al momento, prevale l’ottimismo sia tra i fornitori di servizi di criptovalute che i sostenitori del mercato, poiché il MiCA crea i presupposti per un mercato unico e regolamentato in tutto il territorio europeo.Ma c’è ancora tanta strada da fare. «Dal punto di vista del diritto, la Mica è sicuramente una prima assoluta, e questo resterà nella storia – spiegava ad aprile scorso al Corriere Andrea Conso, partner dello Studio Annunziata & Conso –, ma a mio avviso si poteva fare di più. La normativa è ancora tutta da testare e bisognerà vedere se riuscirà a cogliere tutte le sfaccettature di un mercato molto complesso», concludeva Conso.
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16 mag 2023
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