Voli cancellati, scioperi e poco personale: nel 2022 persi 26 milioni di bagagli, due su tre in Europa

Il caos estivo dell’anno passato, in particolare in Europa, con scioperi, lunghe code negli aeroporti, aerei in ritardo, migliaia di voli cancellati e carenza di personale di terra ha fatto perdere ai passeggeri almeno 26 milioni di bagagli nel mondo. Con quasi otto trolley (ogni mille viaggiatori) classificati come «disguidati» — che in gergo indica gli effetti personali riconsegnati in ritardo, danneggiati, smarriti o rubati — il 2022 è stato il periodo peggiore degli ultimi dieci anni. È quanto si legge nel «Baggage It Insights 2023», il dossier realizzato dalla Società internazionale telecomunicazioni aeronautiche (Sita). L’epicentro dei disagi è stato il Vecchio continente: due valige «problematiche» su tre sono state denunciate proprio qui.

Dopo il Covid

Il primo banco di prova della ripresa dei viaggi dopo la pandemia insomma è da dimenticare. Il report di Sita — società che fornisce anche la piattaforma di riferimento per chi prova a recuperare il proprio trolley — parla di «crescita esponenziale di irregolarità nella gestione dei bagagli». Il numero dei «disguidi» è aumentato del 75% in un anno, passando da 4,35 borse perse, danneggiate o consegnate in ritardo ogni mille passeggeri del 2021 a 7,6 del 2022 . A fronte di 3,42 miliardi di viaggiatori (dati Iata), Sita calcola almeno 26 milioni di bagagli «problematici».

Le cause

Di questi circa 21 milioni di trolley sono stati consegnati in ritardo — anche di giorni —, 1,8 milioni sono risultati smarriti o rubati, gli altri 3,2 milioni sono stati danneggiati o manomessi. Più nel dettaglio, il documento di Sita ricorda che le borse in transito «rappresentano da sempre la maggior parte dei bagagli disguidati». Tant’è vero che chi ha preso un volo interno ha registrato un tasso di criticità degli effetti personali pari a 2,4 ogni mille passeggeri, mentre chi si è imbarcato su un collegamento internazionale — a maggior ragione con scalo — ha visto l’incidenza salire a 19,3. Significa che ogni cento passeggeri in media due trolley sono stati riconsegnati in ritardo, danneggiati, smarriti o rubati.

Il record d’estate

Nel picco dei disagi in Europa, tra giugno e luglio, i passeggeri hanno assistito a migliaia di valige ammassate negli angoli degli aeroporti. Tanto che presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) Pierluigi Di Palma aveva suggerito di utilizzare soltanto i bagagli a mano. Secondo le stime del Corriere ai tempi in quel bimestre almeno 3 milioni borse non erano state ridate ai loro proprietari. E infatti in tutto il 2022 gli aeroporti del Vecchio continente hanno registrato 16,4 milioni di trolley problematici, pari a 15,7 ogni mille viaggiatori imbarcati. Un record. Considerando che il resto del mondo ne ha avuti nel complesso 9,6 milioni.

L’evoluzione

Dal 2007 — primo anno di contabilità fornito da Sita — al 2022 a fronte di 50,3 miliardi di passeggeri i bagagli «disguidati» sono stati 402,3 milioni. Il periodo peggiore è stato il 2007 con 18,9 trolley problematici ogni mille utenti, quota che è anno dopo anno scesa fino a 3,5 del 2020 (ma qui c’è anche l’effetto della pandemia). Nel 2022 è balzato appunto a 7,6, il peggior valore dal 2012 (quando era a 8,8). «Dopo un decennio di cali è scoraggiante vedere aumentare di nuovo i bagagli disguidati», spiega in una nota l’amministratore delegato di Sita David Lavorel. «Come industria, dobbiamo lavorare sodo per garantire che i passeggeri tornino ad avere fiducia nel check-in dei loro bagagli».

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