Maggio 28, 2023

La ricetta elettronica diventa definitiva: ecco per chi durerà un anno

salute

di Alessia Conzonato

La ricetta elettronica diventa definitiva: ecco per chi durerà un anno

La ricetta elettronica diventa strutturale. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, confermando l’approvazione del Consiglio dei ministri del dl Semplificazioni, contenente la misura per la salute. Per i malati cronici la ricetta avrà la durata di un anno è consentirà di far scorta di medicinali necessari a coprire 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico curante. Altra novità riguarda la comunicazione della carenza di farmaci all’Aifa: le aziende avranno due mesi di tempo e non più quattro.

Ricetta sullo smartphone

«Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca — ha detto Schillaci —, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare». La norma era stata pensata inizialmente come soluzione durante l’emergenza pandemica per evitare il sovraffollamento degli ambulatori, dando la possibilità di ricevere dal proprio medico direttamente per email o come messaggio sul proprio smartphone un promemoria della prescrizione con il codice identificativo della ricetta.

Norma permanente

La misura sarebbe giunta a termine alla fine del 2022, ma dopo la protesta di medici e farmacisti, il governo ha fatto dietrofront e ha confermato la norma con il dl Milleproroghe per un altro anno. Ora, il dl Semplificazioni la renderà permanente. «Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco — aggiunge il ministro —. Grazie a questa norma, i pazienti o chi si prende cura di loro in caso di non autosufficienza, hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per avere la ricetta e in farmacia per ritirare i farmaci. Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi. È evidente la portata semplificativa di questa misura non solo per le persone ma anche per i medici di famiglia per i quali si alleggerisce il carico di lavoro amministrativo a vantaggio della cura dei pazienti».
Qui, l’approfondimento: ecco come funziona e quali sono i vantaggi della ricetta elettronica.

Carenze di medicinali

Il disegno di legge contiene anche una norma per far fronte alle carenze di medicinali, che modifica l’attuale normativa, rendendo più tempestiva la comunicazione in caso di carenza e agevolando l’approvvigionamento: in caso di interruzione temporanea o definitiva della commercializzazione di un farmaco, la comunicazione delle aziende all’Aifa riguarderà le singole confezioni dei medicinali e la comunicazione di carenza dovrà essere effettuata entro due mesi e non più quattro. Ciò consentirà ai medici di valutare per tempo i farmaci da prescrivere per il regolare proseguimento della terapia, evitando disorientamento e disagio ai pazienti preventivamente informati.

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