I dati macroeconomici
di Redazione Economia
Nel primo trimestre del 2023, il Pil italiano ha segnato, in base alla stima preliminare, un aumento superiore a quello di Francia e Germania e del complesso dell’area euro. Lo ricorda l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. La nota registra anche che a marzo, «si sono confermate le buoni condizioni del mercato del lavoro italiano con l’occupazione ancora in crescita (+0,1%, pari a +22mila unità)» e un tasso di occupazione che si è stabilizzato al 60,9% rispetto a febbraio, mentre è aumentato di 1,8 punti percentuali rispetto alla media 2019, rimanendo, tuttavia, ancora inferiore a quello della media dell’area euro (69,6% nel quarto trimestre 2022).
La fiducia dei consumatori in crescita
L’Istat sottolinea poi la tendenza al miglioramento della fiducia dei consumatori che continua ad aprile «trainata dalle valutazioni positive sulla situazione economica generale e su quella corrente» e un lieve aumento della fiducia delle imprese che «sintetizza segnali eterogenei tra le varie componenti». Tra i dati riportati, l’indice destagionalizzato della produzione industriale che ha segnato a marzo, per il terzo mese consecutivo, una variazione congiunturale negativa.
Inflazione rallenta, fiducia migliora ma produzione in calo
I primi segnali di rallentamento del trend dell’inflazione e il recedere delle turbolenze finanziarie hanno spinto le principali banche centrali a proseguire il processo di rialzo dei tassi ma con un ritmo più moderato, riporta ancora l’Istat. Nel primo trimestre, il Pil ha mostrato un aumento superiore all’Area Euro, ma la produzione industriale segna a marzo, come detto, per il terzo mese consecutivo, un calo diffuso. L’occupazione ha continuato a mostrare a marzo una tendenza positiva. Si conferma ad aprile la tendenza al miglioramento della fiducia dei consumatori trainata dalle valutazioni positive sulla situazione economica generale e corrente; anche la fiducia delle imprese ha evidenziato un lieve aumento, con segnali eterogenei delle varie componenti.
I dati di marzo sulla produzione industriale
Al contempo, l’Istat ha diffuso i dati mensili relativi a marzo sulla produzione industriale. Marzo vede la terza flessione consecutiva della produzione industriale, con una riduzione dello 0,6% dell’indice destagionalizzato rispetto a febbraio, nei dati Istat. Rispetto all’anno precedente c’è un calo dello 3,2% e anche il primo trimestre risulta «in lieve calo», dello 0,1%, rispetto ai tre mesi precedenti. Quasi tutti i principali settori di attività decrescono sia su base mensile sia in termini annui con l’eccezione i beni strumentali. È «ampia la caduta dell’energia rispetto all’anno precedente» (-11,2%). Tra i settori di attività economica in crescita spicca la fabbricazione di mezzi di trasporto (+12,4% su anno).
Il balzo della produzione di automobili
La produzione italiana di autoveicoli registra una crescita del 17,4%, a marzo, su base mensile e del 35,8% su base annua, nei dati corretti per il calendario. Si tratta dell’incremento tendenziale maggiore registrato dall’Istat per il settore da quasi due anni, a partire da giugno 2021, nel pieno della ripresa post-pandemica quando c’era stato un balzo, rispetto a giugno 2020, del 39,1%. Anche l’insieme del primo trimestre è in espansione del 2,2% rispetto al periodo precedente. Anche in generale la fabbricazione di mezzi di trasporto è il settore di attività economica in maggiore crescita tendenziale a marzo.
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L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18
10 mag 2023
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