Maggio 28, 2023

Il Bitcoin torna in quota 30 mila dollari: il risveglio dopo le norme Ue. Cosa succede?

crypto asset

di Gabriele Petrucciani

Bitcoin, quotazioni verso i 30 mila dollari: il risveglio dopo le nuove norme Ue

Nell’anno dell’approvazione della prima regolamentazione europea dei crypto-asset (il via libera dal Parlamento europeo è arrivato giovedì 20 aprile e ora prima di diventare legge la Mica, Markets in crypto-assets act, dovrà passare al vaglio del Consiglio europeo, per poi entrare in vigore), le valute virtuali stanno facendo registrare performance da record. A parlare sono i numeri delle prime due criptovalute per capitalizzazione, Bitcoin ed Ethereum (rappresentano oltre il 60% del mercato, con una quota complessiva di oltre 750 miliardi di dollari secondo coinmarketcap.com), che da gennaio stanno salendo rispettivamente del 70%, vicino alla soglia dei 30 mila dollari, e del 60 per cento, in prossimità di 2.000 dollari. E Christian Miccoli, founder di Conio (broker e piattaforma di custodia di bitcoin) è convinto che, in vista del prossimo halving (è il dimezzamento della produzione di bitcoin, che cadrà nel 2024), la crescita non si fermerà e che il bitcoin raggiungerà un nuovo record storico oltre i 68 mila dollari: «nell’ultimo anno il mercato degli asset digitali è stato ripulito dagli eccessi finanziari e questa è sicuramente la cosa migliore per far ripartire il mondo delle criptovalute — spiega —. Inoltre, sta riemergendo con forza la comprensione che alcuni asset digitali sono in grado di proteggere dai rischi, oltre a considerare il fatto che la correlazione con i mercati sta venendo meno».

Un nuovo massimo per Bitcoin?

E poi, in prospettiva del prossimo halving, «è molto probabile che rivedremo le stesse dinamiche che nel precedente ciclo hanno portato il bitcoin a raggiungere il suo massimo storico (a 68.925 dollari secondo dati investing.com) — prosegue Miccoli —. Sono aspettative che hanno in tanti e che sicuramente influenzeranno il comportamento di diversi investitori: ci si aspetta un nuovo picco, che sarà raggiunto nei mesi successivi all’halving (nei precedenti cicli ci sono voluti 18 mesi, ndr), e questo porterà più persone a comprare bitcoin, innescando un ciclo virtuoso che farà aumentare il prezzo. In assenza di choc esterni, tutto fa pensare che il ciclo possa ripetersi, ma con un effetto tecnico minore rispetto ai precedenti halving». Dello stesso parere è anche Mirva Anttila, director digital assets research di WisdomTre, convinta che potremmo trovarci sulla soglia del quarto grande mercato Toro delle criptovalute, anche se la tempistica esatta è incerta: «il mercato sembra aspettarsi che i recenti fallimenti bancari (Silvergate Bank, Signature Bank e Silicon Valley Bank negli Usa, e Credit Suisse in Europa, ndr) porteranno a un allentamento da parte delle banche centrali — argomenta Anttila —. E i tassi di interesse più bassi favoriranno gli asset a lunga scadenza, come quelli digitali. Inoltre, molti trader sono stati colti di sorpresa e chi aveva venduto allo scoperto, puntando su un ribasso delle criptovalute, ha dovuto liquidare le posizioni provocando un aumento dei prezzi».

Crescono reti e sviluppatori

«Crediamo che il prossimo mercato Toro sarà favorito dai progressi in termini di velocità e scalabilità delle reti blockchain (è la tecnologia che sta alla base delle criptovalute), da interfacce utente più intuitive e da innovazioni nei wallet (portafogli virtuali, ndr) delle blockchain , oltre che dagli sviluppi dell’identità digitale, che apriranno la strada alle applicazioni Web3 — continua Anttila —. Non dimentichiamoci, poi, che gli asset digitali sono sostenuti da una comunità di sviluppatori di software sana e vivace. Il numero di sviluppatori attivi mensili è addirittura aumentato del 5% lo scorso anno; un dato significativo che corrobora la nostra opinione secondo cui gli sviluppatori rimangono attivamente impegnati nei rispettivi ecosistemi blockchain». Anche da un punto di vista tecnico le criptovalute appaiono impostate positivamente, con il bitcoin che dai minimi di novembre 2022, toccati a 15.501 dollari, si è riportato fino a quota 30 mila, un livello che se dovesse essere superato potrebbe favorire una crescita ulteriore della moneta fondata da Satoshi Nakamoto fino a raggiungere un nuovo record 2023 stimabile a 36 mila dollari. Per il prossimo guinness assoluto (al di sopra di 68 mila dollari), invece, bisognerà aspettare il 2025.

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10 mag 2023

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