Contro il caro vita una ricetta che sembra arrivare dagli anni ‘70 o se si preferisce da governi guevaristi: in Spagna la ministra del welfare Ione Belarra ha proposto l’aertura di una catena di supermercati pubblici con prezzi calmierati per contrastare l’inflazione che interessa in particolare i generi alimentari. Non estranei alla proposta sono con ogni probabilità due elementi: Belarra è esponente di Podemos, il partito populista alleato di governo dei socialisti di Pedro Sanchez; in Spagna il 2023 è anno elettorale (il 28 maggio le amministrative, in autunno le politiche) e i sondaggi non assegnano a Podemos un risultato brillante.
La ministra Belarra ha avanzato la sua proposta nel corso di un comizio nella regione dell’Estremadura, una di quelle chiamate al voto amministrativo tra poche settimane. «Quello di cui abbiamo bisogno – ha detto – è una catena pubblica di supermercati che si chiami “Precios justos” che tenga bassi i prezzi dei generi alimentari e che consenta di fronteggiare l’oligopolio alimentare». Bersaglio della ministra di Podemos è infatti il gruppo della grande distribuzione iberico Mercadona guidato da Juan Roig, individuato come responsabile del rialzo dei prezzi.
Per la verità la corsa dei prezzi in Spagna sembra meno rapida rispetto al resto della Ue: ad aprile il dato tendenza è del 4,1% contro una media continentale del 7. Gli analisti calcolano però che il contributo maggiore ai rincari arriva proprio dal settore alimentare (+13,6%).
La proposta di una catena di supermercati a controllo pubblico e a prezzi controllati non è una trovata estemporanea da parte di Podemos: il leader del movimento Pablo Iglesias l’aveva già formulata all’inizio dell’anno e ora viene riproposta come cavallo di battaglia elettorale. Podemos rischia di subire la concorrenza della neonata formazione di sinistra radicale Sumar: i sondaggi danno un 14-15% di consensi se le due formazioni a sinistra dei socialisti si presentassero unite.
Quanto a Juan Roig, l’imprenditore individuato come «monopolista», questi è a capo di un gruppo che fattura 19 miliardi di euro e controlla 1.400 punti vendita con il marchio «Mercadona»e 95.000 dipendenti. A febbraio un articolo di «El Mundo» lo ha definito «l’imprenditore più influente di Spagna»; l’89% delle famiglie del Paese ha effettuato almeno una volta un acquisto nei suoi supermercati.
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08 mag 2023
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