i mercati
di Redazione Economia
Piazza Affari ha chiuso in rialzo la seconda seduta settimanale, sostenuta, come il resto delle principali borse europee, dalla crescita del Pil cinese nel primo trimestre e vissuta in attesa delle molte trimestrali in arrivo dagli Stati Uniti. L’indice Ftse Mib è salito dello 0,69% a 27.891 punti. Sul listino milanese l’attesa per i conti delle banche unita alla ripresa delle ipotesi di risiko bancario hanno alimentato gli acquisti: +5,6% Mps, +4% Bpoer, +2,2% Unicredit e +2% Banco Bpm. In luce Mediobanca (+2%) dopo che uno degli azionisti, Massimo Doris di Banca Mediolanum, ha ricordato la razionalità industriale di una eventuale combinazione tra Banca Generali (+2,3%) e Piazzetta Cuccia. Tra i titoli industriali in evidenza Pirelli (+1,6%), con BofA ottimista sui conti trimestrali in ragione della frenata dei costi delle materie prime, e Prysmian (+1,7%), grazie alla raccomandazione «overweight» da parte di Morgan Stanley (qui i dati dei mercati).
Spread
Chiusura in calo per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di generale ripiegamento dei rendimenti sulla curva europea. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il pari scadenza tedesco e’ indicato infatti a 182 punti base, dai 184 punti del closing della vigilia. In flessione anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato la seduta a quota 4,28% dal 4,32% della vigilia. (qui il dato dello spread in tempo reale).
Borse europee
Un’altra seduta all’insegna delle banche per le Borse europee che chiudono in rialzo anche se la delusione della trimestrale di Goldman Sachs (-1,8% a Wall Street) tiene lontani gli indici dai massimi di giornata. Piazza Affari, come detto, chiude da prima della classe, con un incremento dello 0,69%, ma il Ftse Mib non riesce a sfondare i 28mila punti, quota non registrata in chiusura da gennaio 2022. Intorno a mezzo punto percentuale l’aumento degli altri indici del Vecchio Continente: il settore viaggi è stato il più vivace insieme a quello delle materie prime e ai finanziari. Dopo i numeri sopra le attese di JpMorgan, Well Fargo e Citi, è toccato a Bank of America e Goldman Sachs approvare la trimestrale: BofA ha riportato utili per 8,2 miliardi di dollari (+15%), mentre Goldman Sachs, pur superando le previsioni con utili in a 3,2 miliardi, ha mostrato ricavi in calo in particolare nel trading obbligazionario.
Valute, gas e petrolio
Sul valutario, il cambio tra euro e dollaro e’ salito in area 1,096 (1,0966 da 1,0919 ieri). Euro/yen a (da 146,85), dollaro/yen a (da 134,5). Petrolio stabile a 80,9 dollari al barile nel Wti maggio e a 84,8 dollari al barile nel Brent giugno. Il gas naturale si riporta a 43 euro al megawattora (+4%).
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