Giugno 7, 2023

Pensione e Quota 103, a chi conviene? Il tetto all’assegno a 2.818 euro, i tempi e l’età

Welfare

di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

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Cosa ha deciso la legge di Bilancio 2023

Come sappiamo, Quota 103 è la via anticipata dal lavoro introdotta dal governo Meloni con l’ultima Legge di Bilancio e che fino al 31 dicembre 2023 consente il prepensionamento con 62 anni d’età e 41 di contribuzione, dunque con un anticipo del requisito anagrafico di ben 5 anni. Il governo Meloni ha però introdotto una variabile molto importante rispetto alla precedente Quota 102: chi accede a Quota 103 non potrà avere una pensione superiore a 5 volte i trattamenti minimi (dal 2023 le nuove pensioni minime sono sopra ai 563,75), ovvero non sopra i 2.818 euro lordi mensili. Inoltre, la pensione non potrà essere cumulata con altri redditi da lavoro, tranne quelli da lavoro autonomo per un massimo di 5 mila euro. Nelle intenzione del governo Quota 103 doveva essere abbandonata a fine anno per lasciar spazio a Quota 41, ma i fondi non ci sono e anche per il 2025 la riforma che sta così a cuore alla Lega non vedrà la luce. Entro l’autunno, però, quando verrà varata la nuova legge di Bilancio, il governo dovrà trovare una soluzione per evitare di tornare alla Legge Fornero, scovare una misura-ponte che traghetti al 2025 per poter riproporre Quota, se si troveranno per quel giorno le risorse necessarie. E tra le ipotesi più gettonate c’è proprio la proroga di un anno di Quota 103.

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14 apr 2023

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