Ottobre 2, 2023

Strage di Cutro, uno scafista: «Non sono un trafficante. Anch’io li ho pagati»

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di Giusi Fasano, inviata a Crotone

È stata recuperata dal Pakistan la «ricevuta», chiamiamola così, di una delle due tranche del pagamento (l’equivalente di 4.500 euro) eseguita con un’agenzia di trasferimento soldi

« Papà siamo arrivati, tutto bene. Puoi sbloccare i soldi». Mancano pochi minuti all’impatto contro la secca quando Khalid Arlslan, 25 anni, invia un messaggio vocale WhatsApp a casa, in Pakistan. L’Italia è lì, da qualche parte nel buio. E uno dei «capitani» — così i migranti chiamano gli scafisti — gli passa un cellulare per telefonare perché il ragazzo è partito senza. Lo fanno con lui e con tanti altri: «Stiamo arrivando, ora chiamate casa e fate accreditare i soldi», è l’ordine. Quindi Khalid invia il WhatsApp e aspetta che la riva si avvicini per poter saltare giù dalla barca, anche se il mare è sempre più grosso e si balla parecchio. Poi all’improvviso l’accelerata, lo schianto, quella bagnarola che va in mille pezzi, le urla, il mare che si prende i corpi a decine e se li porta via…

Il resto lo sappiamo: 70 morti finora recuperati (fra loro 27 under 18), 81 sopravvissuti e un numero imprecisato di altri dispersi. E Khalid? Suo fratello è partito da Verona, dove vive e lavora (è un richiedente asilo), per venire a cercarlo dalle parti di Crotone perché gli «organizzatori» del viaggio avevano detto che lì sarebbero arrivati. Ma, sorpresa: Khalid è uno dei tre fermati come presunti scafisti. Il fratello è sconvolto da quello che sente, chiama disperato l’avvocato che lo difende, Salvatore Perri, gli racconta una storia che coincide perfettamente con quello che Khalid ha detto nei suoi due interrogatori. Ma niente: nessuna parola è bastata per farsi credere. Così è partita una ricerca frenetica di prove che lo scagionino. È stata recuperata dal Pakistan la «ricevuta», chiamiamola così, di una delle due tranche del pagamento (l’equivalente di 4.500 euro) eseguita con un’agenzia di trasferimento soldi. È stato rintracciato l’amico che doveva sbloccare la seconda tranche, è stato recuperato il messaggio vocale via WhatsApp a suo padre. Quindi la domanda è: e se fosse innocente?

5 marzo 2023 (modifica il 5 marzo 2023 | 23:15)

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