Settembre 23, 2023

La Cina prevede una crescita del 5% nel 2023. La spesa per la difesa salirà del 7,2%

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Si tratta della previsione pi bassa da oltre vent’anni per il Pil della Repubblica popolare. L’annuncio al Congresso Nazionale del Popolo

un obiettivo di crescita modesto per le ambizioni della Cina quello annunciato oggi al Congresso Nazionale del Popolo: l’economia si espander intorno al 5%, ha detto il premier Li Keqiang. Si tratta della previsione pi bassa da oltre vent’anni per il Pil della Repubblica popolare. Un segnale di prudenza, dopo lo choc del 2022, quando per la prima volta il Partito-Stato aveva fallito la sua pianificazione fissata intorno al 5,5% e la Cina, stretta tra i lockdown per l’impossibile Covid Zero e le altre crisi del suo sistema (dal settore immobiliare a quello dell’industria tecnologica), si era fermata al 3%. Quest’anno essenziale stabilizzare la nostra economia, ha detto dalla tribuna della Grande Sala del Popolo Li Keqiang, che ha ammesso le difficolt di gravit senza precedenti che hanno dovuto attraversare imprese grandi e piccole l’anno scorso a causa del Covid e di altre prove dure. Tra gli altri indicatori economici che ha elencato nel suo discorso di un’ora (contenuto nella durata e negli obiettivi): deficit di bilancio al 3% del Pil; mantenimento al 3% anche dell’inflazione; creazione di 12 milioni di nuovi posti di lavoro nel 2023 per tenere la disoccupazione al 5,5% nelle aree urbane. La Cina ha bisogno di rilanciare i consumi interni, controllare il rischio del debito nel settore immobiliare, espandere l’accesso al suo mercato per gli investimenti stranieri, ha detto Li.

Il 5% fissato come obiettivo ritenuto ragionevole e prudente dagli economisti occidentali: Visto il grande rimbalzo della produzione industriale a inizio anno (incremento pi alto da un decennio, ndr), questo tasso di crescita non troppo ambizioso e lascia spazio di manovra per riforme strutturali e limitazione del debito, osserva Bert Hofman, direttore dell’istituto per l’Asia alla National University of Singapore. Il linguaggio usato dal premier suggerisce che a Pechino credono che la spinta data dalla fine della politica Covid Zero sia solo temporanea, osserva Louise Loo di Oxford Economics. Secondo la dottoressa Loo il governo cinese ha deciso di spendere solo quello che servir per centrare il 5% di crescita. Niente stimoli faraonici dunque a Pechino. Il 5% promesso nel discorso del premier, significherebbe nel quadriennio 2020-2023, segnato dallo scoppio della pandemia, una crescita annua media del 4,6%: nel periodo 2015-2019 la media era stata del 6,7%.

Quella cinese la seconda economia del mondo per numeri assoluti e aggiungere il 5% ai 18 mila miliardi di dollari di Prodotto interno lordo censiti nel 2022 significa pi o meno creare la ricchezza di un Paese come l’Olanda, che vale circa 990 miliardi di dollari. Li Keqiang ha affermato che le forze armate cinesi debbono intensificare l’addestramento e tenersi pronte al combattimento per salvaguardare la sovranit nazionale. Parole moderate e non nuove queste, per la superpotenza cinese.

Mentre il premier parlava, la Difesa di Pechino ha diffuso il dato sul budget di spesa 2023: aumenter del 7,2%, quindi pi del Pil, arrivando a 1.500 miliardi di yuan (circa 220 miliardi di dollari), che forse sono sottostimati ma sicuramente sono ancora solo un terzo del bilancio degli Stati Uniti. Il comandante supremo Xi Jinping comunque non si stanca di ripetere che l’Esercito popolare di liberazione deve avere le capacit morali e i sistemi d’arma per combattere e vincere una guerra e per essere una forza armata di prima classe entro il 2027. La data del 2027 coincide con gli scenari di un attacco a Taiwan elaborati da diversi generali del Pentagono. Nel suo discorso oggi Li Keqiang ha scelto ancora la linea moderata: ha ripetuto il monito contro il separatismo dell’isola che Pechino non pu accettare, ha puntato il dito contro le interferenze straniere e ha riproposto la volont risoluta di riunificazione. Non ha parlato per di soluzione militare: Dobbiamo migliorare scambi economici e culturali attraverso lo Stretto di Taiwan, per il benessere dei nostri compatrioti sull’isola ha detto. stato il suo ultimo discorso da premier, perch va in pensione per limiti di et: sta per compiere 68 anni, che nella liturgia del Partito-Stato impone il ritiro dalla politica attiva. La regola non vale per Xi Jinping, che a giugno far 70 anni ma gi stato confermato per altri cinque anni segretario generale del Partito e in questa sessione parlamentare sar rieletto anche presidente della Repubblica popolare, sempre per un quinquennio. Siccome Xi non ha fatto ancora emergere un successore, potrebbe restare al vertice anche pi a lungo.

Quello del quasi pensionato Li Keqiang stato un discorso dedicato al passato: delle 31 pagine che ha letto, 26 hanno ricordato i risultati degli ultimi cinque anni; solo 6 hanno riassunto i piani del governo per quest’anno. Bisogner aspettare ancora qualche giorno perch al termine dello show di democrazia socialista con caratteristiche cinesi il Congresso Nazionale del Popolo metta il timbro sulla nomina del nuovo primo ministro. Sar Li Qiang, scelto da Xi Jinping come Numero 2 del Politburo e chiamato a Pechino da Shanghai, dove da capo del partito nella megalopoli si era segnalato come dirigente favorevole al business. Resta da vedere se avr un mandato da riformista o da custode dell’ideologia. Li Keqiang nei dieci anni da premier non apparso mai in perfetta sintonia con il suo capo dello Stato, nonch segretario generale del Partito e presidente della Commissione militare centrale. Anzi, fino al 2012 era stato il suo concorrente per il potere supremo. Ha svolto dignitosamente il suo incarico mutilato dallo strapotere di Xi, che ha creato decine di Comitati-guida per l’economia e la societ. Ha messo in guardia il Partito-Stato dai rischi della disuguaglianza nel reddito, ricordando in passato che circa 600 milioni di cinesi vivono ancora con 1.000 yuan al mese (140 euro). Oggi, sul palco della Grande Sala del Popolo, Li Keqiang ha ricevuto un lungo applauso dei tremila compagni delegati e una stretta di mano abbastanza calorosa da Xi.

5 marzo 2023 (modifica il 5 marzo 2023 | 17:25)

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