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di Claudio Del Frate
L’agenzia europea è un «gendarme» delle frontiere e ha compiti di contrasto all’immigrazione clandestina. Segnala però casi di navi in difficoltà. Ma la sicurezza e i soccorsi sono compito dei singoli Stati
Nel rimpallo di responsabilità che sta caratterizzando la strage dei migranti di Crotone, la premier Giorgia Meloni ha di nuovo chiamato in causa Frontex, l’agenzia europea dedicata al controllo delle frontiere esterne, che non avrebbe segnalato situazioni di emergenza riguardo all’imbarcazione in seguito schiantatasi sulle coste della Calabria. Ma Frontex, in base ai suoi compiti istituzionali, poteva o doveva lanciare Sos riguardo a situazioni riguardanti la sicurezza della navigazione?
* Come ha agito Frontex a Crotone – Alle 22.26 di sabato 25 febbraio un aereo Super King Air in dotazione a Frontex avvista un caicco in navigazione nello Ionio: è proprio il «Summer Love» partito da Smirne che poche ore dopo farà naufragio a Steccato di Cutro. Le termocamere segnalano che a bordo ci sono numerose persone. La portavoce di Frontex afferma che «come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato le altre autorità italiane competenti, fornendo la posizione dell’imbarcazione, la rotta e la velocità». Non segnala, però, una situazione di «distress», cioè difficoltà dell’imbarcazione. Tale valutazione, secondo l’agenzia, spettava all’Italia. Che a quel punto ha fatto scattare un protocollo di «law enforcement» (cioè di controllo di frontiera) e non di soccorso.
* Quali sono i compiti di Frontex – Secondo quanto si legge sul sito dell’agenzia, fondata nel 2004 dai Paesi Ue, il compito istituzionale consiste nell’ «assistere gli Stati membri dell’UE e i paesi associati Schengen nella protezione delle frontiere esterne dello spazio di libera circolazione dell’UE». «Nel 2016 – si legge ancora – l’Agenzia è stata ampliata e potenziata: il suo ruolo è stato esteso dal controllo della migrazione alla gestione delle frontiere e le sono state affidate maggiori responsabilità nella lotta alla criminalità transfrontaliera». Dunque compiti essenziali di polizia a difesa della «fortezza Ue». Per questi compiti la dotazione di Frontex è passata da 6,3 milioni del 2005 a 333 del 2019; ha a disposizione una forza di 1.500 uomini.
* A chi spettano i soccorsi in mare – La convenzione di Amburgo del 1979 ha suddiviso il Mediterraneo nelle cosiddette «zone Sar» (Search and rescue): all’interno di ciascuno di questi quadranti marini le operazioni di soccorso spettano allo Stato a cui è assegnata quella zona Sar. Dunque la responsabilità ricadrebbe sulle autorità nazionali. Ma lo stesso trattato si fonda su un principio di «cooperazione internazionale»; e il trattato Unclos del 1982 – sempre riguardante la sicurezza della navigazione – ribadisce «l’obbligo di prestare soccorso». Una sorta di dovere morale e giuridico di salvaguardare la vita di chi va per mare.
* Frontex può partecipare ai soccorsi? La risposta la attingiamo ancora dal sito istituzionale dell’agenzia: «In conformità con il diritto internazionale, le operazioni di ricerca e soccorso sono sempre coordinate dai centri di soccorso nazionali…ogni volta che un aereo di Frontex incontra un’imbarcazione in pericolo, allerta immediatamente tutti gli RCC vicini: Italia, Malta e Tunisia per accelerare potenzialmente l’operazione di soccorso e migliorare il coordinamento». Altrettanto fanno le navi commerciali e Ong. «Frontex condivide l’ubicazione dell’imbarcazione, le sue condizioni, il numero stimato di persone a bordo, eventuali apparecchiature di navigazione e comunicazione, nonché le condizioni meteorologiche e marittime nell’area».
* In definitiva – Frontex ha come compito istituzionale la vigilanza alle frontiere esterne alla Ue e il contrasto all’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani. Ma ha un costante scambio di informazioni con le autorità nazionali anche nel caso di imbarcazioni in pericolo. Per legge, invece, la sicurezza della navigazione all’interno di ciascuna area Sar è affidata ai singoli Stati che devono vigilare,coordinare a far scattare i soccorsi.
4 marzo 2023 (modifica il 4 marzo 2023 | 19:39)
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