Saudi Aramco ha firmato una lettera di intenti con Renault e la cinese Geely per divenire azionista di minoranza della loro joint venture Horse, (attualmente la proprietà é divisa al 50% tra le due società) che produce motori benzina e ibridi. Un investimento pianificato per sostenere lo sviluppo, in particolare, di combustibili sintetici e dell’ idrogeno di nuova generazione.
Petrolio e automobili
Saudi Aramco è tra le maggiori compagnie petrolifere al mondo ed è la prima ad investire nel settore automobilistico. E’ posseduta al 100% dal governo saudita, con un fatturato che supera i 400 miliardi di dollari, è diventata, nel 2022, la più grande azienda per capitalizzazione di mercato, superando Apple. “La partnership con Aramco – ha dichiarato Luca de Meo, ceo del gruppo Renault – ci consentirà di intensificare il business dei propulsori che stiamo pianificando con Geely e permetterà di avvantaggiarci nella corsa alla tecnologia termica a bassissime emissioni”.
Capacità produttiva di 5 milioni di motori e trasmissione
Questo accordo porterà ad una capacità produttiva di almeno cinque milioni di trasmissioni e motori a combustione, ibridi e ibridi plug in. Creando filiali specifiche, dettagliate nel piano Révolution, presentato alla fine del 2022, Renault divide gli sforzi industriali, abbassando di conseguenza i costi, per ora ha attivato anche Ampere dedicata alle auto elettriche, compartecipata dal suo alleato Nissan.
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