Giornata positiva per le Borse europee, con gli investitori che vedono il bicchiere mezzo pieno sull’inflazione e le prossime mosse delle banche centrali, spinte di future di Wall Street in positivo. Secondo i dati di Eurostat l’inflazione media anno su anno nel Vecchio Continente a febbraio è all’8,5%, contro l’8,6% di gennaio. Scende l’indice dei prezzi al consumo su base annua anche in Italia: dal 10% di gennaio al 9,2% di febbraio, secondo la stima preliminare dell’Istat. La Banca centrale europea fa sapere che procederà con l’aumento dei tassi di interesse già previsto per marzo, di 50 punti base, ma non esclude affatto nuovi interventi. I mercati, però, se lo attendevano, così come si attendono nuovi interventi da parte della Fed. L’impressione, tuttavia, è che i nuovi rialzi, anche viste le critiche di molti governi europei, saranno contenuti. A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,30% e chiude a 27.397,60, Parigi ha guadagnato lo 0,69% a 7.284 punti, Londra lo 0,4% a 7.946 punti, Francoforte lo 0,15% a 15.328 punti e Madrid lo 0,03% a 9.325 punti (qui le quotazioni in tempo reale).
In leggero rialzo petrolio e gas naturale
Al Ttf di Amsterdam il prezzo del gas è ancora basso, attorno ai 48 euro al megawattora. Continua la sua ripresa il petrolio, con Brent e Wti che crescono di circa lo 0,5%.
Spread
Chiusura in rialzo per il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi a 186 punti, contro i 185 punti segnati in chiusura nella vigilia. In crescita di 4,2 punti al 4,6% il rendimento annuo italiano contro i 3,7 punti in più di quello tedesco al 2,741% (qui lo spread in tempo reale).
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