Pierfrancesco Favino ha partecipato alla Berlinale per presentare il suo nuovo film L’ultima notte di Amore, in arrivo il 9 marzo 2023; inoltre, l’attore romano ha colto l’occasione per criticare il panorama cinematografico contemporaneo.
Così dichiara Favino: “Vedo sempre più spesso che i ruoli di personaggi italiani nelle grandi produzioni internazionali che vengono a girare da noi vanno ad attori non italiani“, mentre “a me non farebbero mai fare Kennedy. E a nessuno verrebbe mai in mente di chiedere a un attore americano di interpretare Yves Saint Laurent: perché i francesi hanno messo dei paletti precisi“. Ovviamente, ciò non vuol dire favorisce la discriminazione: “Io penso che un attore dovrebbe poter interpretare anche un elefante, ma, se la logica è questa, includete anche noi. Invece noi italiani facciamo eccezione. Quando lo fai notare ti rispondono che noi siamo una minoranza“. Non sorprendono dichiarazioni simili, visto il suo fortissimo legame col mondo audiovisivo – basti pensare al video per CityFest che esprime il rapporto viscerale tra Pierfrancesco Favino e il cinema.
In definitiva, alla consapevolezza del sempre più scarso “rispetto che c’è all’estero per il cinema italiano e per le sue professionalità“, ecco la soluzione di Favino: “Dobbiamo mettere dei paletti, anche rischiando di perdere qualcosa in termini di investimenti internazionali, di quelli che vengono da noi a girare per usufruire del tax credit. Dovrebbe interessarsi qualcuno a questa questione, magari anche a livello ministeriale. Ma attenzione, perché non è un problema politico, è un problema industriale. Un problema legato alla perdita di rispetto che sento e vedo per la nostra scuola e la nostra cultura cinematografica“.
Le sue parole sono indubbiamente illuminanti, e auguriamo al celebre attore il miglior successo possibile per la pellicola L’ultima notte di Amore; ma i suoi progetti non finiscono qui: Pierfrancesco Favino sarà l’eroe Salvatore Todaro ne Il Comandante di De Angelis!
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