Politica Mix flash/ Esame di Latini, chi ha detto «Salvati è il nostro Draghi»? Pd, qualche ansia sui gazebo. Regione, acqua agitate in sanità

di Marco Brunacci

PERUGIA – Politica mix flash.
LE ANSIE DEL PD. I gazebo, che si aprono domenica per decidere il nuovo segretario nazionale, saranno in grado di cambiare il sostanziale plebiscito che in Italia e in buona parte dell’Umbria è uscito per Bonaccini? Non sembra. La sua rimanente sfidante, Schlein, avrebbe comunque più chance di salire a Perugia, dove è portata dall’infaticabile pasionaria dell’opposizione in Comune, Sarah Bistocchi, che a Terni dove i Cuperlo boys trionfanti al primo turno sono troppo gramsciani-ingraiani per darsi al movimentismo.

Qualche apprensione per i bonacciniani in alcune zone come il Trasimeno, che è rimasto l’ultimo feudo rosso dell’Umbria e dove abitualmente si consumano lotte interne e vendette minime. Semmai il problema è che i Pd sembrano sempre più 2: quello dello Ztl e dei diritti individuali della Schlein, contro il modello socialdemocratico di governo, in versione romagnola di Bonaccini..

SANITÀ (TANTO PER CAMBIARE) AGITATA. All’ospedale di Perugia c’è un certo clima effervescente. Si racconta di prossimi incontri tra vertici dell’ospedale e vertici regionali. Tutto nel contesto dell’arrivo del prossimo manager della Asl1 in sostituzione del dimissionario Braganti. Inutile dire che nell’aria si sta spargendo il nome di un grande rientro, ma soltanto per guidare la Asl1? Altre caselle potrebbero liberarsi?

ESAME DI LATINI. Chi ha detto a un importante consigliere di minoranza di Terni che “Salvati è il nostro Draghi”? Davvero è stato il sindaco Latini? E l’importante consigliere ha davvero capito bene? Avrà capito bene quando ha inteso dire che “della Salvati non è possibile per i ternani farne a meno” (in questo a differenza di Draghi, che ora si riposa)?