ServizioMef: urgente intervenire sui crediti
Per riavviare il mercato delle cessioni dei vecchi crediti si punta alle compensazioni con F24 delle imprese. L’esecutivo preme sulle banche per far ripartire prima il meccanismo
di Marco Mobili e Gianni Trovati
Articolo aggiornato il 22 febbraio 2023 alle ore 20,30
4′ di lettura
Superbonus, si lavora a una soluzione ponte per gli esodati dagli incentivi. Si è svolto il primo dei tavoli tecnici al Mef, presieduto dal viceministro Maurizio Leo, fra governo, istituti di credito, costruttori e proprietà edilizia annunciati dopo i vertici a Palazzo Chigi per discutere di possibili modifiche al decreto sulla cessioni dei crediti del superbonus. Presenti, oltre ai rappresentanti del ministero dell’Economia e delle Finanze, la Presidenza del Consiglio, Mase, Mimit, Mit, Agenzia delle entrate, Cdp, Sace e le associazioni Abi, Ance, Confedilizia, Confindustria, Confapi, Alleanza Cooperative italiane, Confartigianato, Cna, Confimi, Rete professioni tecniche, Casartigiani, Confcommercio, Confassociazioni e UPPI.
Le compensazioni destinate a riaprire il mercato dei crediti d’imposta prodotti dai bonus edilizi si concentreranno sugli F24 delle imprese e delle banche. Le certezze più solide riguardano per ora le voci che saranno escluse dal meccanismo: i contributi, che sono essenziali per il pagamento delle pensioni, e le tasse delle famiglie, che continueranno a seguire la loro strada tradizionale.
Superbonus, Mef: è urgente intervenire, anche sui crediti
Una nota del Mef riferisce di un confronto «propositivo» tra governo e associazioni sulle misure in materia di bonus edilizi approvate il 16 febbraio. Nella riunione, viene spiegato, è proseguito il confronto «sulle possibili soluzioni per sbloccare i crediti fiscali rimasti incagliati». Le varie proposte, si legge ancora nel documento, «verranno approfondite e valutate in vista della convocazione di un prossimo nuovo incontro tecnico». Condivisa con le associazioni, spiega ancora il Mef, è «l’urgenza di intervenire individuando strumenti in grado di dare tempestiva risposta al settore delle imprese edili». Sul tavolo anche le proposte per gestire alcuni effetti legati al periodo transitorio di applicazione tra la precedente e la nuova normativa, nonché quelle relative a determinati settori come il sismabonus e l’edilizia popolare.
Abi, cresce apprezzamento per F24, è soluzione
Nel corso del tavolo tecnico sul Superbonus al Mef «è cresciuto l’apprezzamento per la proposta Abi e Ance sull’utilizzo dell’F24» ha sottolineato il vice direttore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, che ha partecipato all’incontro. «Tale proposta – ha aggiunto – è la soluzione percorribile visti gli assai ingenti acquisti di crediti di imposta già effettuati e gli impegni già assunti dalle banche, certificati dalla Commissione di inchiesta sulle banche lo scorso giugno». Torriero ha espresso «una valutazione costruttiva dei lavori svolti».
Ance, non possiamo aspettare un’altra settimana
Le associazioni di categoria, Ance in testa, tornano in pressing per una soluzione che deve arrivare il più in fretta possibile, perché non si può aspettare di inserire le modifiche al decreto durante l’iter di conversione in Parlamento, che partirà giovedì 23 febbraio alla Camera ma potrebbe richiedere fino a 60 giorni. «Per noi è fondamentale, oltre alle modifiche al decreto in sede di conversione, trovare rapidamente una soluzione allo sblocco dei crediti incagliati» anche «aprendo all’acquisto da parte delle partecipate», ha detto la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio. Brancaccio ha chiarito che Abi e Mef stanno ancora lavorando sulla capienza residua delle banche, e la prossima settimana si avrà un quadro più chiaro anche sul peso dei crediti sul deficit.
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