di Franco Stefanoni
Ignazio La Russa intervistato da Francesca Fagnani per Belve. Le donne nel centrodestra: «Il livello estetico delle donne nel centrodestra è diminuito ed è aumentato il livello della qualità»
«Se mio figlio mi dicesse di essere omosessuale? Accetterei con dispiacere la notizia. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli». Ignazio La Russa , intervistato da Francesca Fagnani per Belve, il programma in onda in prima serata oggi su Rai2, aggiunge però: «Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista» (in questo articolo, chi sono i tre figli di Ignazio La Russa).
Il presidente del Senato, con un passato nell’Msi e tra i fondatori di FdI, spronato dall’intervistatrice, parla a tutto campo e affronta anche il tema del centrodestra e delle donne. «Il loro livello estetico è diminuito — argomenta — è aumentata però la qualità, la capacità. Quelle di sinistra non le guardo. La parità in politica non si ottiene con le quote rosa, si otterrà quando una donna grassa, brutta e scema rivestirà una carica importante. Perché ci sono uomini grassi, brutti e scemi che ricoprono ruoli importanti».
Sul busto di Benito Mussolini sistemato a casa sua, costante fonte di polemiche, racconta: «Lo vuole mia sorella. Ha detto che si è rotta le scatole di sentirne parlare. Dice, chi l’ha detto che papà l’ha lasciato a te? L’ha lasciato a noi. Quindi gliel’ho dato. Non ce l’ho più».
Sempre a proposito di genitori, La Russa svela di riconoscersi tuttavia più nella madre che nel padre: «Lui era coerente con la sua storia. Amava la libertà, perché aveva un passato sicuramente vicino al trascorso regime. Tutti dicono che assomiglio moltissimo a mio padre, ma in realtà mi ritrovo in tanti aspetti in mia mamma».
Passando a questioni meno datate, viene rievocato il «vaffa» di Silvio Berlusconi il giorno dell’elezione di La Russa alla guida di Palazzo Madama. «Non era per me, era per Giorgia che aveva posto dei paletti sui ministri, Ronzulli in particolare, perché il passato rapporto tra lei e FdI non consentiva di superarli. Ma, più che per Giorgia, era per FdI. Ed è la prima volta che lo dico».
Poi c’è l’attualità : caso Donzelli-Delmastro. «L’attenzione è stata spostata sulle loro dichiarazioni, non è stato utile per la comunicazione – è l’opinione di La Russa -. La discussione si doveva invece fare sulla visita del Pd in carcere. Eticamente non vedo problemi». E sul fascismo? «Qui a volte sarebbe bello fare battute, odio questo politically correct . Ma ci devo stare attento».
21 febbraio 2023 (modifica il 22 febbraio 2023 | 07:43)
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