Il gruppo di minoranza all’interno del circolo del Pd di Santa Marinella e Santa Severa commenta la situazione locale alla luce anche delle regionali
SANTA MARINELLA – Il gruppo di minoranza all’interno del circolo del Pd di Santa Marinella e Santa Severa, interviene per commentare i risultati ottenuti dal partito nella Perla del Tirreno, e accusa il direttivo di non aver indetto una riunione per fare una analisi del voto. “Le elezioni regionali, per il Pd di Santa Marinella, sono state un disastro – commenta l’esponente della minoranza Aldo Carletti – il nostro territorio non avrà un proprio consigliere regionale di riferimento, eppure il circolo del Pd non ha ritenuto di convocare una riunione per fare una analisi di questa pesante sconfitta. Allora, forse, è giunto il momento di guardare ai prossimi appuntamenti elettorali, posizionando le proprie idee in vista delle elezioni amministrative dell’estate, anche attraverso un bilancio su questa consiliatura. L’amministrazione del sindaco Pd Pietro Tidei ha garantito interventi decisivi per la finanza pubblica, per gli impianti sportivi, per il risanamento delle scuole e per la viabilità. L’azione instancabile di alcuni consiglieri e assessori ha permesso di porre le basi per progetti importantissimi quali la riqualificazione di Castrum Novum. Invece, il progetto del cimitero, affidato con una gara cui ha partecipato un solo operatore economico, ha dato in mani private la struttura senza garanzie sulla sua ristrutturazione. La lottizzazione 167 a Santa Severa ha posto le basi per un’ulteriore ferita di cinque inutili ettari di cemento sul nostro territorio. Le continue proroghe alla Gesam e il mancato controllo sul nuovo contratto stipulato sempre con la Gesam, evidenziano comunque una città sporca e vittima di incuria. Sul piano politico l’amministrazione è nata grazie ad alleanze così audaci da rendere improbabile qualsiasi visione unitaria. E così è stato, dopo cinque anni di attacchi pubblici, veleni di ogni genere, dopo aver visto accedere alla carica di vice Sindaco, uno degli avversari politici giurati del sindaco, dopo aver visto una maggioranza lacerata da divisioni insanabili e sempre più spostata a destra, ci chiediamo se per tutto questo sia valsa la pena”. “Non è andata meglio all’opposizione – continua Carletti – meglio all’opposizione diversa dal centrodestra, i cui rappresentanti sono stati oggetto di offese pubbliche e attacchi personali inaccettabili con il continuo ricorso alla violazione del regolamento del consiglio comunale per la partecipazione, per le mozioni, per le interrogazioni. Da non dimenticare, infine, la scellerata ipotesi di affidamento della Passeggiata al Mare. Un progetto che rappresenta una remissione per ognuno di noi e che è stato solo accantonato, in attesa di essere ripreso e portato a termine nel prossimo mandato. I successi ottenuti valgono tutto ciò? A nostro avviso no. E non è inferiore il prezzo politico che lo stesso nostro partito ha pagato in questi anni. I nostri rappresentanti, D’Emilio, Bianchi, Nardangeli, Amanati e Fratarcangeli, o hanno cambiato partito, o sono stati mortificati nella loro azione o, nella migliore delle ipotesi, non hanno avuto alcuna possibilità di ambire alla carica di sindaco per la prossima tornata elettorale. La funzione politica del circolo è stata schiacciata dalla funzione amministrativa relegando gli iscritti al ruolo di comparse o nemici. Il prezzo politico che il Pd paga è scritto a chiare lettere nei risultati delle ultime regionali. Dai 1.535 voti del 2018, il Pd passa ai 515 della scorsa settimana. Di converso Italia Viva, che nel 2018 non era presente, nel 2023 ha preso 895 voti. Dopo dieci anni di opposizione alle giunte Bacheca, il Pd aveva una consistenza numerica pari al triplo di quella che ha dopo che per cinque anni ha governato un Sindaco del Pd. Un Pd che avvalla sistematicamente le scelte di una persona sola al comando non si può chiamare democratico. Il gruppo di maggioranza, che dovrebbe governare il circolo, ha fatto diventare il Pd di Santa Marinella un ibrido politico, dove il senso di appartenenza è scomparso dai radar dalla politica, senza giustificazione alcuna l’azione del Pd è stata messa in soffitta, rispolverata soltanto nei momenti in cui è necessario contarsi attraverso una chiamata delle truppe cammellate che, il più delle volte, non si capacitano perché sono state convocate”. “La minoranza del Pd – conclude la nota – si dissocia da questo progetto politico. Non sosterremo una replica di questa esperienza amministrativa e crediamo che il nostro partito non riuscirà mai a risorgere se continuerà a fare spallucce rispetto ai temi di cui sopra e ad accettare l’inaccettabile. Ci auguriamo che le altre forze del territorio riescano a esprimere un progetto politico credibile, che tenga insieme con equilibrio le esigenze di questa travagliata città. Se questo progetto arriverà e sarà tenuto insieme da un Sindaco credibile e capace, non avremo problemi a garantire il nostro sostengo. Se questo progetto non arriverà, saremo costretti a non supportare né l’uno né l’altro perché il baratro politico in cui ci ha portato la politica del meno peggio merita di essere terminata con un punto, un basta e nient’altro”.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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