lo scandalo in europa
Mezzogiorno, 10 febbraio 2023 – 15:14
Già in mattinata perquisita la sua casa e messo sotto sequestro lo studio di Bruxelles. La Guardia di finanza non lo ha trovato nella casa di Napoli, era in una clinica. In serata a Poggioreale. L’ordinanza: ha ricevuto soldi e regali dal Marocco
di Simona Brandolini

Arrestato Andrea Cozzolino. La Guardia di Finanza di Napoli, su delega della procura federale belga, ha ricevuto il compito di notificare all’europarlamentare (leggi anche Chi è) un mandato di arresto europeo in quanto sospettato di essere coinvolto nel cosiddetto Qatargate. I finanzieri si sono recati presso l’abitazione napoletana di Cozzolino ma l’europarlamentare non è stato trovato in casa. Si trovava in clinica per accertamenti in seguito a un malore. Il politico è stato raggiunto nella struttura sanitaria e già in serata trasferito nel carcere di Poggioreale. Stamane anche l’ufficio dell’eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino, oltre a quello di Marc Tarabella, è stato posto sotto sequestro. Inoltre la polizia federale belga ha perquisito la sua residenza nel quartiere di Ixelles, a Bruxelles. Nei giorni scorsi Cozzolino si trovava nella sua casa di Napoli. La procura federale riferisce di essere pronta a convocarlo: un ordine da parte del giudice istruttore belga Michael Claise – sotto forma di convocazione o mandato d’arresto europeo – potrebbe partire nelle prossime ore.
L’eurodeputato nel mirino dei pm belgi
Da settimane il politico napoletano è al centro del Qatargate insieme al collega italo-belga che oggi è stato messo in stato di fermo dalle autorità belghe. Il 2 febbraio scorso il Parlamento europeo aveva deciso di revocare l’immunità a entrambi. Gli inquirenti ipotizzano un loro coinvolgimento nella trama di corruzione organizzata dall’ex eurodeputato ora pentito Antonio Panzeri, che ha portato in carcere anche l’assistente di Cozzolino, Francesco Giorgi, e l’ex vicepresidente del Pe, Eva Kaili. Giorgi è l’ex assistente di Panzeri poi passato negli uffici di Cozzolino. Secondo il giudice belga Claise farebbe parte della «squadra» di Panzeri e Giorgi, ma lui si è sempre detto estraneo ad ogni accusa. Per l’accusa, invece, sarebbe stato in contatto diretto con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia, colui che avrebbe dispensato le mazzette in contanti e i regali per Panzeri, la sua famiglia e per Giorgi.
Nell’ordinanza: «Ha ricevuto soldi e regali dal Marocco»
Nel testo del mandato d’arresto europeo emesso dai magistrati belgi nei confronti dell’europarlamentare italiano, in particolare, si legge: «Dagli elementi raccolti dai servizi segreti del Belgio appare che anche Andrea Cozzolino, insieme ad Antonio Panzeri e Francesco Giorgi, abbia ricevuto direttamente dei fondi dal signor Atmoun», l’ambasciatore del Marocco in Polonia. Cozzolino, viene spiegato, aveva «contatti diretti» con Atmoun e il 1 giugno 2022, durante un incontro a Varsavia tra i due, ha ricevuto anche «un’onorificenza e una cravatta e avrebbe discusso la linea da seguire alla commissione mista Ue-Marocco del Pe».
In città
L’eurodeputato, in ogni caso, da quando è al centro di questa vicenda si trovava a Napoli. Si è recato a Bruxelles solo per rispondere alle domande della commissione Juri.
Il sindaco Manfredi
«Se ha sbagliato deve pagare». Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato la notizia relativa all’arresto dell’europarlamentare sospeso dal Pd. Manfredi nei mesi scorsi aveva conferito a Cozzolino un incarico per la cabina di regia della Città metropolitana per l’attuazione e il coordinamento dei fondi europei e del Pnrr. Il sindaco ha spiegato che «le attività della cabina erano state sospese, la cabina di regia non si era mai riunita proprio in attesa che ci fosse una definizione della vicenda giudiziaria. A seguito dell’evoluzione della relativa vicenda giudiziaria ho deliberato la revoca immediata della nomina».
«Dagli elementi raccolti dai servizi segreti del Belgio appare che anche Andrea Cozzolino, insieme ad Antonio Panzeri e Francesco Giorgi, abbia ricevuto direttamente dei fondi dal signor Atmoun», l’ambasciatore del Marocco in Polonia. È quanto si legge nel testo del mandato d’arresto europeo emesso dai magistrati belgi nei confronti dell’europarlamentare italiano. Cozzolino, viene spiegato, aveva «contatti diretti» con Atmoun e il 1 giugno 2022, durante un incontro a Varsavia tra i due, ha ricevuto anche «un’onorificenza e una cravatta e avrebbe discusso la linea da seguire alla commissione mista Ue-Marocco del Pe».
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