di Carlotta de Leo
L’emendamento (primo firmatario Claudio Lotito) consentirebbe di prorogare i diritti fino a 5 anni. Giorgis (Pd): il governo ha tutto il tempo per correggere. Calandrini (FdI): «Valuteremo»
Nel decreto Milleproroghe è inserito anche un emendamento che permetterebbe di allungare di due anni gli attuali contratti per i diritti tv del calcio. Una norma (approvata in commissioni Affari Costituzionali a Palazzo Madama) che ha come primo firmatario Cladio Lotito, senatore di Forza Italia e presidente della Lazio . Un testo che il Colle però avrebbe chiesto di rivedere – come rivela l’articolo di Monica Guerzoni sul Corriere – «per ragioni di merito e di metodo».
La notizia dell’altolà provoca l’immediata reazione dell’opposizione: « Lotito e la maggioranza non hanno fatto i conti con il Quirinale» si legge in una nota degli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Sport e Cultura di Camera e Senato. «Sarebbe l’ennesima figuraccia per il governo. La partita d’altronde era già iniziata in legge di bilancio con lo spalma debiti per le società plurimilionarie di calcio, è proseguita nel Milleproroghe» concludono. Anche il Pd interviene sulla polemica: «Il governo ha tutto il tempo per correggere e accogliere i rilievi del Quirinale e quindi rimediare alle scelte inopportune che sono state fatte. In questo provvedimento, a mio avviso, ce ne sono parecchie di scelte inopportune e quindi meriterebbe correzioni» spiega il senatore del Pd, Andrea Giorgis.
A proposito dell’emendamento, il senatore di FdI Nicola Calandrini (presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama) spiega che si tratta di «indiscrezioni che vanno verificate. In ogni caso, se la Ragioneria di Stato riterrà necessario fare dei rilievi al testo A (che ricomprende tutto il lavoro fatto dalle due commissioni) ne prenderemo atto e valuteremo il da farsi». E fonti vicine alla Lega di serie A sottolineano all’Ansa che, «come concordano molti presidenti di serie A, è uno strumento, non automatico, che tuttavia permette di aggiungere un’ulteriore opzione per estrarre il massimo valore dal calcio italiano anche in vista del prossimo bando per il rinnovo dei diritti della serie A».
Sul tema dei diritti tv e delle sue conseguenze su tutto il settore calcistico ha parlato anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi: «Tutto ciò che aiuta a migliorare i fatturati da parte mia sarà sempre sostenuto. In questo caso c’è stata un’iniziativa parlamentare, il Parlamento è sovrano, mi auguro che l’effetto possa essere positivo anche se non ne condivido il percorso». «Il rinnovo dei diritti è un tema delicato, non riguarda solo la serie A ma tutto il sistema calcistico – ha aggiunto- con la mutualità, e tutto il sistema sportivo, grazie anche alla riforma Giorgetti, alla quale il calcio contribuisce in maniera significativa».
12 febbraio 2023 (modifica il 12 febbraio 2023 | 17:16)
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