Giugno 9, 2023

Napoli-Milano, la vita da pendolare in treno non costa meno di 1.200 euro al mese

trasporti

di Alessia Conzonato19 gen 2023

Treni da Milano a Napoli, per la vita da pendolare non si spende meno di 1.200 euro al mese

La storia di Giuseppina Giuliano, la 29enne napoletana che lavora come bidella in un liceo di Milano e che, a suo dire, ogni giorno fa da pendolare tra Napoli e Milano perché fatica a sostenere i costi di un affitto nel capoluogo lombardo, ha fatto il giro del web suscitando interesse e (molti) dubbi. Chi ha mostrato solidarietà con la ragazza per la sua situazione è stato presto rimpiazzato da coloro che mettono in dubbio la veridicità non tanto dei fatti quanto delle cifre menzionate in termini di spesa e di risparmio.

Le tariffe per viaggio

Giuliana racconta di percepire per il suo lavoro uno stipendio di 1.165 euro al mese, di prendere il treno alta velocità Italo delle 5.09 che da Napoli la porta a Milano alle 9.24 e quello delle 18.20 per il ritorno, arrivando a Napoli alle 22.53. Con un sistema di accumulo punti viaggio, acquisti largamente anticipati e sconti, secondo il suo racconto, Giuliana riuscirebbe a spendere per questo spostamento 400 euro ogni mese. Facendo alcune verifiche dai siti web sia di Italo che di Trenitalia si nota che in realtà il treno del mattino è un Frecciarossa, mentre quello del ritorno è una tratta di Italo. Cercando di comprare un biglietto per il giorno successivo, in entrambi i casi, il prezzo si aggira tra i 90 e i 100 euro; ma provando a prenotarne uno con larghissimo anticipo, ad esempio per un giorno qualsiasi di maggio 2023 (per Trenitalia, ad esempio, non è possibile andare oltre a tale periodo, perché ogni anno a giugno presenta il nuovo tariffario estivo), c’è effettivamente un ampio risparmio perché il viaggio costerebbe tra i 30 e i 35 euro. Ammesso che la ragazza riesca a spendere questa cifra per tutte le tratte che deve realizzare in un mese, contando una media di 20 giorni lavorativi, la spesa totale mensile ammonterebbe a 1.200-1.400 euro.

L’offerta di abbonamenti

È evidente che la scelta migliore, quindi, è ricorrere a un servizio di abbonamento. Italo, però, non offre questo genere di servizio. Per la tratta Milano-Napoli è possibile acquistare un carnet di 10 viaggi che hanno validità per 180 giorni e che ha un prezzo di 649 euro per la seconda classe, 749 per la prima. Evidentemente, non è un’opzione conveniente se un viaggiatore ha necessità di sostenere due viaggi al giorno per 20 giorni al mese. Per quanto riguarda Trenitalia, invece, esiste un’offerta di abbonamenti per lo stesso percorso che è suddivisa in questo modo:
– dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 9-17, al costo di 847 euro (seconda classe);
dal lunedì al venerdì per qualsiasi orario, al prezzo di 1.096 euro;
– qualsiasi giorno nella fascia oraria 9-17, a 947 euro;
– qualsiasi giorno per qualsiasi orario, per una spesa di 1.171 euro.
Considerando che Giuliana ha affermato di prendere all’andata il Frecciarossa delle 5.09, sono escluse le offerte con la fascia oraria prestabilita. Ammesso che la ragazza non lavori il sabato, la proposta più conveniente è quella da 1.096 euro al mese (che sarebbe pari a circa 27 euro a viaggio, quindi già porterebbe a un risparmio rispetto al comprare biglietto per biglietto, anche con larghissimo anticipo). Una cifra comunque molto alta e difficilmente sostenibile con uno stipendio da 1.165 euro. Tra Milano e Napoli con Trenitalia esiste anche un abbonamento all’Intercity da 509 euro, che è la tariffa che più si avvicina ai 400 di cui parla la bidella, ma non è un’opzione fattibile dal momento che il viaggio impiega 9 ore.

Sistemi di sconti e punti viaggio

Ovviamente entrambe le compagnie offrono dei sistemi di sconti e di fedeltà — Carta freccia o Italo più — per cui grazie a ogni viaggio effettuato è possibile accumulare dei punti: più la tratta è lunga, più sono i punti regalati al viaggiatore. Una volta raggiunta una buona quantità di punti, è possibile scambiarli con uno o più viaggi gratis. L’offerta per entrambe le compagnie, anche per quanto riguarda gli sconti, è in continua evoluzione quindi è difficile quantificare il numero di trasporti che è possibile risparmiare ma è difficile che sia pari a una cifra superiore anche alla metà del costo dell’abbonamento mensile.

Il caro casa a Milano

Ciò non significa che il caro casa nel capoluogo lombardo non sia un reale problema. Il prezzo medio di una stanza singola in affitto, in una casa in condivisione, è di circa 600 euro al mese, senza valutare il costo delle bollette e le spese extra, come un abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico ad esempio. Di certo, però, l’alternativa più valida in termini economici oltre che di condizioni di vita non sembra essere il pendolarismo tra due città a oltre 800 km di distanza.

Iscriviti alle newsletter di L’Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di James Fontanella-Khan
L’Italia e l’Europa viste dall’America

E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2023-01-19 10:12:00, La storia di Giuseppina Giuliano, bidella pendolare tra Napoli e Milano per la difficoltà a pagare l’affitto, suscita dubbi analizzando i costi. Anche con offerte e abbonamenti, non si spende meno di 30 euro a tratta, 1.200 euro per 20 giorni lavorativi andata e ritorno, Alessia Conzonato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *