di Cesare Zapperi
Il partito di Giorgia Meloni punta a confermare il primo posto nella coalizione di centrodestra conquistato alle elezioni del settembre scorso
Il sorpasso tra Fratelli d’Italia e la Lega c’è stato alle Politiche del 25 settembre scorso. Ora ci sarà un controsorpasso? Per il centrodestra l’appuntamento con le Regionali in Lombardia il 12 e 13 febbraio ha un doppio significato. Il più importante, ovviamente, è verificare che ancora una volta, come da quasi trent’anni a questa parte, la coalizione si confermerà vincente, mantenendo saldo il comando della «locomotiva d’Italia». Ma sul piano politico non sarà meno rilevante il risultato delle singole componenti del centrodestra, specie dopo ciò che è avvenuto solo pochi mesi fa. Fratelli d’Italia, infatti, anche in Lombardia è diventato il primo partito della coalizione, rubando lo scettro alla Lega, mentre Forza Italia si è dovuta acconciare ad un terzo posto lontano dai fasti berlusconiani. Ricordiamo i numeri usciti dalle urne il 25 settembre: FdI 27,6 per cento, Lega 13,9, Forza Italia 7,9.
Non è quindi per caso che negli ultimi giorni da parte di esponenti del partito di Giorgia Meloni si siano ripetute affermazioni che hanno messo in allarme i leghisti. La ministra Daniela Santanché ha parlato di «allineamento» della Lombardia al dato nazionale, lo stesso ha fatto il collega Francesco Lollobrigida. Qualcuno ha parlato, sottovoce, di Opa di FdI sulla Lega. Intendendo con questa espressione borsistica un’operazione di «acquisto» di azioni (leggi voti) leghisti ad opera degli alleati. Uno svuotamento dall’interno della coalizione, con effetti che potrebbero essere non trascurabili anche sulla navigazione del governo di Giorgia Meloni, oltre che sugli assetti della nuova Giunta che il presidente Attilio Fontana andrà a formare se confermato dagli elettori. Matteo Salvini ha cercato di sdrammatizzare. Domenica, ha sottolineato, «la prima cosa che ho fatto appena sveglio è stato fare gli auguri a Giorgia». E poi ha aggiunto di essere sicuro che la Lega in Lombardia «vincerà, anche a Milano».
Il segretario della Lega è ottimista, ma i numeri, almeno quelli disponibili finora, non sembrano confortarlo, anche se naturalmente le Regionali non sono equiparabili alle Politiche. Ma diamo un’occhiata a come è andato il voto il 25 settembre nelle città della Lombardia. Fratelli d’Italia è stato di gran lunga il partito più votato ovunque. E ovunque supera il 20 per cento, con una sola eccezione (Milano), dove si ferma al 19. Per il resto, si va da una punta del 27,7 per cento a Cremona, al 26 per cento di Sondrio, passando al 25,3 di Varese (la città della Lega), Lodi e Lecco. Al contrario, la Lega ottiene il suo risultato massimo a Sondrio (ma è solo un 13,1 per cento), appena sopra Varese (12,8) e si deve accontentare a Lodi (11,4), Como (11,3), Cremona 11. A Bergamo, altra provincia da sempre abituata a regalare grandi consensi al Carroccio, il consenso è stato pari all’8,9 per cento. «Una disfatta» come la definì un leghista di lungo corso.
16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 09:55)
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