di Danilo di Diodoro
L’attenzione pu andare incontro a veri e propri disturbi, che si manifestano se, per esempio, non si in grado di restare focalizzati a sufficienza in modo da riuscire a portare a compimento un lavoro anche abbastanza semplice
A parte le sue fluttuazioni naturali, l’attenzione degli esseri umani pu andare incontro anche a veri e propri disturbi, che si manifestano quando per esempio non si riesce a restare focalizzati a sufficienza in modo da riuscire a portare a compimento un lavoro anche abbastanza semplice. il caso del disturbo da iperattivit e deficit dell’attenzione (attention-deficit/hyperactivity disorder, Adhd), che spesso si evidenzia gi nell’infanzia o nell’adolescenza per poi proseguire, ma che pu anche rivelarsi pienamente solo in et adulta. I casi pediatrici che hanno una sintomatologia pi chiara sono anche quelli con maggiori probabilit di proseguire pi avanti negli anni. Chi soffre di questo disturbo, oltre ad avere difficolt di concentrazione, tende a essere alquanto impulsivo, fa fatica a restare fermo abbastanza per poter dare continuit a ci in cui impegnato. L’impulsivit pu manifestarsi per esempio attraverso la tendenza a chiudere senza preavviso relazioni sentimentali o di amicizia, oppure a licenziarsi dal lavoro senza aver prima avuto la precauzione di trovare un’alternativa. Si tratta di manifestazioni che testimoniano anche una scarsa tolleranza nei confronti di avversit e frustrazioni. In effetti diversi studi hanno dimostrato che chi soffre di questo disturbo ha una maggiore probabilit di trovarsi in stato di disoccupazione rispetto alla popolazione generale.
Disregolazione emotiva
Possono essere presenti anche alterazioni della memoria e deficit nella velocit di esecuzione dei compiti. Da questo stato alle volte derivano sia una scarsa performance in attivit di studio o di lavoro, sia una certa disregolazione di tipo emotivo. Dal sintomo pi evidente, la difficolt a restare concentrati a lungo su uno specifico compito, deriva una serie di difficolt pratiche, come l’incapacit di organizzare ci che c’ da fare e di metterlo in sequenza stabilendo le priorit. Accade inoltre che i lavori iniziati restino sospesi e vengano poi dimenticati e le scadenze e gli impegni presi si perdano. Anche al volante si manifesta una tendenza alla distrazione, sia nel rispettare regole e divieti, sia nel rimanere concentrati a sufficienza per poter affrontare imprevisti. Il disturbo da deficit di attenzione abbastanza frequente. Secondo studi recenti ne soffrirebbe circa il quattro per cento degli adulti nei Paesi pi sviluppati, mentre sarebbe meno presente, o forse solo meno rilevato, nei Paesi in via di sviluppo. Pu associarsi ad altri disturbi psichici, come depressione, ansia, difficolt nel controllo degli impulsi, abuso di sostanze. Oggi sono disponibili alcune informazioni su quelle che potrebbero essere le cause neurobiologiche di questo disturbo. Sono stati ipotizzati meccanismi fini, come un funzionamento difettoso di pi network neuronali che di norma sono di supporto al mantenimento dell’attenzione.
Predisposizione genetica
Studi realizzati con la risonanza magnetica o la tomografia a emissione di positroni hanno anche mostrato alcune alterazioni anatomiche macroscopiche in chi soffre di questo disturbo, come cortecce cerebrali frontali e parietali pi piccole del normale, o strutture sottocorticali disfunzionali, come il globo pallido, il caudato e il putamen, che fanno parte dei circuiti nervosi che regolano il controllo motorio, ma anche il comportamento. Queste ultime alterazioni sono tipiche soprattutto dei casi adolescenziali, mentre le alterazioni a livello della corteccia sembrano persistere anche in et adulta. Il disturbo ha anche una predisposizione genetica e infatti risulta pi frequente in famiglie nelle quali ci sono dei componenti che gi ne soffrono. I risultati di indagini genetiche comportamentali che utilizzano studi sulle famiglie, sui gemelli e sulle adozioni convergono con i risultati di studi di genetica molecolare nel mostrare l’influenza dei geni nel disturbo da deficit dell’attenzione — dice Oscar Bukstein, professore di psichiatria alla Harvard Medical School, autore del capitolo su questo disturbo in UpToDate, importante banca dati informativa evidence based in medicina —. E sappiamo che sono diversi i geni implicati nelle cause del disturbo. Quindi il difetto genetico sottostante molto articolato, sostenuto da diversi geni che per hanno necessit di interagire anche con una serie di fattori di rischio di tipo ambientale.
16 gennaio 2023 (modifica il 16 gennaio 2023 | 15:48)
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