Troppa burocrazia, regole poco chiare e tempi strettissima. È una bocciatura su tutta linea quella fatta da Coldiretti Lazio in merito all’approvazione, da parte della Regione Lazio, del documento obbligatorio per il prosieguo della programmazione europea di “Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) per il periodo 2023-2027”, con i relativi allegati tecnici. La Pisana doveva a tutti i costi produrre questo documento, specialmente ora che la legislatura è agli sgoccioli. I tempi stretti, secondo Coldiretti, avrebbero però influenzato negativamente il lavoro finale.
Documento per la programmazione europea
Il piano definisce, di concerto con l’organismo pagatore, le caratteristiche del sistema informativo per il trattamento delle istanze di contributo da parte dei beneficiari. In una nota, la Regione ha specificato che “il processo di redazione del testo è passato attraverso diverse fasi, come l’analisi delle caratteristiche strutturali, organizzative ed evolutive del sistema agroalimentare regionale, la scelta per l’individuazione dei fabbisogni con la relativa gerarchizzazione e la selezione degli interventi da attuare nel corso del periodo di programmazione”.
Nuova programmazione
Nella nuova programmazione, sono stati stanziati 105,7 milioni di euro di spesa pubblica cofinanziata per l’agricoltura biologica, con l’introduzione di tre nuovi interventi: la produzione integrata, l’uso sostenibile dell’acqua e l’agricoltura di precisione. 156,6 milioni di euro sono stati previsti per gli investimenti per la filiera agroalimentare per favorire la competitività e la sostenibilità delle imprese. Fondi importanti anche per l’imprenditoria femminile, il benessere animale e le aree svantaggiate. La Pisana ha stanziato anche 65 milioni di euro per il ricambio generazionale, quindi per fare in modo che, anche in futuro, ci siano lavoratori interessati al settore agricolo.
La Coldiretti Lazio, che già a dicembre aveva espresso forti perplessità sul documento, in particolare sulle risorse non adeguate e un criterio selettivo che non consentirebbe a molte aziende di beneficiare degli investimenti produttivi agricoli previsti nel documento strategico regionale 2023-2027, ha completamente bocciato il nuovo piano. “Ci rammarica profondamente l’assoluta mancanza di concertazione. Lavoreremo per modificare completamente quanto è stato fatto dall’attuale assessore regionale all’agricoltura, Enrica Onorati, con chi prenderà il suo posto nella nuova Giunta” ha commentato, in una nota, il presidente David Granieri.
Mancata nomine del direttore all’agricoltura
Tra le varie criticità, secondo Granieri è molto grave la mancata nomina, da diversi mesi, del direttore all’agricoltura. Problemi anche per il bando sul biologico, che penalizzerebbe le aziende interessate a partecipare a causa dei tempi stretti che sono stati stabiliti per presentare le domande.
Classyfarm
ClassyFarm è un sistema integrato finalizzato alla categorizzazione dell’allevamento in base al rischio. Si tratta di uno strumento a disposizione di medici veterinari ufficiali, medici veterinari aziendali e allevatori ed è in grado di monitorare, analizzare ed indirizzare gli interventi in allevamento per conformarsi e recepire a pieno l’impostazione della recente normativa europea in materia di Animal Health Law e di Official controls.
Nel documento approvato dalla Pisana è previsto un sostegno a favore degli allevatori che si impegnano ad aderire al sistema di valutazione Classyfarm. Una scelta, questa, che per la Coldiretti Lazio, “è inapplicabile vista la realtà agricola della nostra regione e prevede la quasi totale esclusione degli allevamenti ovi-caprini con l’esclusione del report d’impegno e l’impegno del solo sistema veterinario tramite applicazione del disciplinare Classyfarm”. La Coldiretti, infine, sottolinea come la dotazione finanziari prevista sia “più bassa dell’ultima programmazione”.
, 2023-01-13 17:08:00, La regione Lazio approva il piano di sviluppo rurale, Coldiretti: “Miopia politica” RomaToday,