EDITORIALE
Mezzogiorno, 7 gennaio 2023 – 13:07
Gli errori in corso alla Regione
di Silvio Suppa
Con il nuovo anno, tornano gli spettri di crisi su una Puglia fino a ieri ammorbidita dalle feste. Ma non tutto è morbidezza, visto che diverse donne affette da cancro al seno sono state semplicemente rimandate a casa per mancanza di medici e di reparti disponibili. Siamo dunque al tracollo della nostra sanità, anima del welfare, dopo una politica di continui incarichi e priva di qualunque idea di sviluppo, per non dire della permanente disorganizzazione della spesa. Di riflesso, non solo non è possibile immaginare un qualsiasi impegno sul futuro, ma si è fatto precario persino il presente: sei gravemente ammalato? Vai a casa e mettiti a letto, come si faceva ai primi del Novecento. E poi, inveire contro i medici imboscati – dice l’assessore alla sanità Rocco Palese – non ha nessun senso; se il fatto è vero, attendiamo una denuncia alla magistratura. Se viceversa è una frase improvvisata da chi sta perdendo il controllo della situazione, allora un gesto di dimissioni sarebbe più apprezzabile.
Ma il tema è più complesso, ed è di natura tutta politica. Bisogna dire basta con la pratica di allargare il consenso, arruolando forze in campo avverso, come ha fatto Michele Emiliano. I governi devono essere organici o di alleanze negoziate sugli scopi. È assurdo che le Regioni vogliano i loro poteri, ma poi non li usino in un disegno riconoscibile, con proposte programmatiche e con approvazione dei Consigli regionali. Non ho il Consiglio in pugno? Ingaggio un nome dall’opposizione, e il gioco è fatto. Il gioco non è fatto per niente, specie se i cittadini rischiano la morte o una vita in preda alla paura: «Che mi accade se non sono in salute?» In Puglia non ti accade niente, perché le cliniche non esistono più, sebbene nella medicina la tempestività di diagnosi e cura sia arma decisiva, sempre sul filo della vita e della morte.
Tutto questo succede mentre nel Paese è imposto il numero chiuso a Medicina, giusto se i nostri medici fossero troppi, specialmente dopo il pensionamento di intere generazioni negli ultimi dieci anni; e intanto a Tirana gli studenti italiani superano in cifre quelli albanesi, senza computare i nostri giovani che vanno a laurearsi medici a Budapest o a Bucarest. La Regione Puglia invece tace, non apre un contenzioso con il governo centrale, non cerca almeno di salvare il salvabile, e si attesta sulla ragioneria del Covid. Troppo poco, presidente Emiliano, per tentare il salto verso l’Europa; e se il domani è difficile senza programmazione democratica, almeno ci dia un po’ di salvezza per l’oggi, che pure un risultato sarebbe.
7 gennaio 2023 | 13:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2023-01-07 12:08:00, Gli errori in corso alla Regione,