Giugno 5, 2023

Miss Francia, femministe sconfitte. «Altezza minima di 1,70? Non è discriminazione»

di Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi

Il concorso di bellezza e la richiesta, respinta da un tribunale, dell’associazione “Osez le feminisme”: non viola nessun codice pretendere dalle partecipanti il requisito di un’altezza minima

PARIGI Gli organizzatori di Miss France hanno il diritto di chiedere alle candidate di essere alte almeno un metro e 70. Le proteste delle femministe sono state respinte: secondo il tribunale dei probiviri di Bobigny, alle porte di Parigi, il concorso di Miss France non viola il codice del lavoro con norme discriminatorie.

Il tribunale ha dato ragione agli organizzatori e torto all’associazione Osez le feminisme, che nell’ottobre 2021 si era rivolta alla giustizia in nome di tre candidate respinte perch non rientravano nei criteri richiesti. L’associazione femminista prende atto di una decisione intollerabile che fa perdurare un processo di selezione discriminatorio e illegale, e studia la possibilit di presentare appello. In base al regolamento, una candidata deve essere alta almeno 1 metro e 70, non fumare n bere alcol in pubblico — aveva spiegato l’avvocata di Osez le feminisme, Violaine De Filippis-Abate, all’epoca dell’esposto —, avere un comportamento “elegante”, non avere tatuaggi pi grandi di 3 centimetri, non fare ironia sulla politica in pubblico. Condizioni, secondo le femministe, che rappresenterebbero una discriminazione sul lavoro.

Alexia Laroche-Joubert, produttrice dello spettacolo e presidente della societ Miss France, aveva comunque modificato i requisiti di accesso al concorso lo scorso giugno. Chiedo solo che le giovani donne abbiano pi di 18 anni, che siano alte almeno 1,70 metri – perch indossano abiti firmati ed richiesta un’altezza minima – e che siano di sesso femminile nel loro stato civile, come gi avveniva in precedenza. Infine, per preservare lo spirito dei valori di Miss France, le candidate che si presentano non devono aver girato film pornografici o aver fatto dichiarazioni punibili dalla legge. Permessi i tatuaggi, e anche l’essere sposate o divorziate.

Il concorso stato fondato nel 1920 dal giornalista di origine belga Maurice de Waleffe, che voleva premiare la donna pi bella di Francia con l’idea che la scelta della maggioranza indicher il tipo istintivo di una nazione. Un secolo dopo la manifestazione spesso occasione di polemiche — come nel 2019 quando venne premiata la non magrissima polinesiana Vaimalama Chaves — ma fa ancora buoni ascolti. Come il 17 dicembre scorso, quando sette milioni di telespettatori hanno assistito su Tf1 (la prima rete privata francese) all’incoronazione di Indira Ampiot, 18 anni, gi Miss Guadalupa e vincitrice di Miss France 2023. Associazioni come Osez le feminisme da anni denunciano l’anacronismo e il sessismo di un concorso tra ragazze fondato soprattutto sul criterio della bellezza, ma il tribunale di Bobigny – le cui motivazioni saranno note nei prossimi giorni – si mostrato sensibile alla tesi della produttrice Alexia Laroche-Joubert, che accusa a sua volta le femministe di anacronismo e arcaismo: Non ne posso pi di questa colpevolizzazione delle giovani donne che per scelta partecipano al programma. Questo s arcaico: ignorare che delle donne possano decidere quel che vogliono fare della loro vita.

8 gennaio 2023 (modifica il 8 gennaio 2023 | 15:18)

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, 2023-01-08 14:57:00, Il concorso di bellezza e la richiesta, respinta da un tribunale, dell’associazione “Osez le feminisme”: non viola nessun codice pretendere dalle partecipanti il requisito di un’altezza minima, Photo Credit: , Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi

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